PICASSO E MODIGLIANI: UN INCONTRO ALL’ALBERTINA NEL SEGNO DEL PRIMITIVISMO
Albertina museum
Sino al 9 gennaio 2022
Tra i capolavori in mostra:
Nudo seduto di Modigliani, dal Museo Reale di Belle Arti di Anversa, un Nudo di donna sdraiato su cuscino in arrivo dalla Staatsgalerie di Stoccarda
Busto di uomo di Picasso (uno studio per Les Demoiselles d’Avignon), dal Musée national Picasso di Parigi.
Modigliani fu tormentato dalla povertà, sfortune, eccessi di droga e da gravi malattie, con i suoi guadagni come artista sufficienti solo per coprire l’affitto e le più strette necessità.
Oggi, le opere di Amedeo Modigliani, nato a Livorno e morto nel suo studio nel 1920 a soli 35 anni, sono tra le più costose, con singoli dipinti che raggiungono cifre a nove cifre.
In occasione del centenario della sua morte, il Museo ALBERTINA di Vienna rende omaggio ad Amedeo Modigliani (1884–1920) con una mostra spettacolare che comprende ca. 130 opere da tre continenti.
Questa mostra è stata rinviata a causa della sua importanza e della pandemia; ora finalmente la possiamo ammirare.
In evidenza, importanti opere provenienti dai più rinomati musei e collezioni private dagli USA a Singapore e dalla Gran Bretagna alla Russia, con un gran numero di opere provenienti dal Musée Picasso di Parigi e dalla collezione di Jonas Netter, uno dei maggiori mecenati di Modigliani durante la sua vita.
La storia di Amadeo Modigliani, pittore e scultore non potrebbe essere più drammatica: alla giovane età di 11 anni Modigliani soffrì di un grave caso di pleurite.
Nel 1898, all’età di 14 anni, contrasse il tifo, una malattia che all’epoca era considerata mortale.
In seguito, soffrì di tubercolosi cronica, che alla fine gli costò la vita alla giovane età di 35 anni.
Due giorni dopo la sua morte, la sua fidanzata Jeanne Hébuterne (incinta di otto mesi) si tolse la vita.
Arte tra arcaico e avanguardia
Modigliani nelle sue opere ha fatto riferimento al Rinascimento, ma ha anche ripreso l’arte africana, egiziana, dell’Asia orientale e greca arcaica.
La mostra presta particolare attenzione a questa esplorazione permanente delle origini dell’arte: l’opera di Modigliani è giustapposta alle opere dei suoi omologhi Pablo Picasso, Constantin Brâncuşi e André Derain, nonché manufatti provenienti da culture del mondo preistoriche e non europee.
La vita leggendaria di Modigliani e il suo varcare i confini artistici occupano un posto speciale nella storia dell’arte, senza che sia stato un precursore o un pioniere di qualcosa in senso stretto.
Inserito nella scena artistica parigina di Montmartre, si è impegnato in uno scambio con i grandi della sua epoca e ci ha lasciato ritratti impressionanti di figure tra cui Picasso, Matisse e Diego Rivera, nonostante sia rimasto una figura sconosciuta per tutta la vita.
Il suo successo fu in parte ostacolato dagli scandali causati dai suoi dipinti presumibilmente pornografici.
Inoltre, l’artista italiano è sempre stato l’estraneo stilistico e il solitario che perseguiva i propri ideali artistici. E anche così, la sua costruzione di ponti all’avanguardia tra l’arte moderna e le epoche di centinaia di anni nel passato continua a rappresentare un contributo eccezionale e del tutto individuale alla storia dell’arte.
La mostra è curata dallo storico dell’arte Marc Restellini, che ha curato il Catalogo ragionato dei dipinti di Amedeo Modigliani.
Questa mostra è organizzata con l’eccezionale sostegno del Musée national Picasso-Parigi.
