Riapre la Galleria Rita Urso
16-19 September, 2021
Section ESTABLISHED CONTEMPORARY | Booth C08
Section ESTABLISHED CONTEMPORARY | Booth C08
Fieramilanocity_MiCo – pavillion 4
Entrance gate 4 – viale Scarampo, corner of via Colleoni
Entrance gate 4 – viale Scarampo, corner of via Colleoni
Miart – Rita Urso, stand C08, presenta
Antonio Catelani,
Jean-Baptiste Maitre,
Martinelli Venezia,
ZAPRUDER filmmakersgroup
Antonio Catelani,
Jean-Baptiste Maitre,
Martinelli Venezia,
ZAPRUDER filmmakersgroup
17-19 settembre 2021
Fieramilanocity_MiCo – padiglione 4
Ingresso gate 4 – viale Scarampo, angolo via Colleoni
Fieramilanocity_MiCo – padiglione 4
Ingresso gate 4 – viale Scarampo, angolo via Colleoni
In occasione di Miart 2021 la galleria RITA URSO presenta una selezione di artisti, Antonio Catelani, JeanBaptiste Maitre, Martinelli Venezia e ZAPRUDER filmmakersgroup, caratterizzati da un modus operandi
peculiare: tutti recuperano elementi e tecniche da differenti campi – la pittura, il cinema, la fotografia, il design e l’installazione -, per farli coesistere ed interagire in risultati formali ed esperimenti originali, la cui natura non può essere definita in modo certo ed indiscutibile ma si caratterizza come un organismo ibrido.
peculiare: tutti recuperano elementi e tecniche da differenti campi – la pittura, il cinema, la fotografia, il design e l’installazione -, per farli coesistere ed interagire in risultati formali ed esperimenti originali, la cui natura non può essere definita in modo certo ed indiscutibile ma si caratterizza come un organismo ibrido.
Le tele della serie Flying Kisses (2020) di Antonio Catelani sono frutto di un processo della pittura in cui
l’imprevisto genera l’immagine. L’uso del telaio serigrafico, impiegato come filtro durante la stesura del colore, produce un sollevamento della tinta chiamato “bacio” che si rivela in aloni e macchie chiaroscurali sulla tela.
Ciò che in serigrafia è un errore, nell’opera diviene il dato fortuito rivelatore di forma e immagine. Le “macchie”, nella rotondità dei telai utilizzati, appaiono come occhi su dei volti, ma è l’inganno della percezione.
l’imprevisto genera l’immagine. L’uso del telaio serigrafico, impiegato come filtro durante la stesura del colore, produce un sollevamento della tinta chiamato “bacio” che si rivela in aloni e macchie chiaroscurali sulla tela.
Ciò che in serigrafia è un errore, nell’opera diviene il dato fortuito rivelatore di forma e immagine. Le “macchie”, nella rotondità dei telai utilizzati, appaiono come occhi su dei volti, ma è l’inganno della percezione.
L’acceso cromatismo dei lavori fa levitare il dipinto verso una dimensione eterea, e la materia pittorica si fa
corpo fisico del colore, realtà tangibile.
corpo fisico del colore, realtà tangibile.
Le pitture figurative e astratte di Jean-Baptiste Maitre danno spazio alle qualità poetiche del medium digitale.
Nelle tele inedite, realizzate nel 2021 attraverso un’originale tecnica artigianale, Maitre combina il gesto
pittorico con quello meccanico, rendendoli indistinguibili all’occhio umano. Dopo una prima stesura manuale di
acrilico bianco, i dipinti vengono scansionati con un software. Il computer identifica le zone in cui applicare i
colori e quindi procede alla stampa monocromatica creando una nuova forma di rappresentazione rafforzata
dalla precisione dello strumento digitale che decide liberamente cosa mostrare all’interno del dipinto.
Nelle tele inedite, realizzate nel 2021 attraverso un’originale tecnica artigianale, Maitre combina il gesto
pittorico con quello meccanico, rendendoli indistinguibili all’occhio umano. Dopo una prima stesura manuale di
acrilico bianco, i dipinti vengono scansionati con un software. Il computer identifica le zone in cui applicare i
colori e quindi procede alla stampa monocromatica creando una nuova forma di rappresentazione rafforzata
dalla precisione dello strumento digitale che decide liberamente cosa mostrare all’interno del dipinto.
Il duo di design MARTINELLI VENEZIA indaga la relazione tra tradizione e cultura locale, proprietà dei
materiali e possibilità tecniche dei processi di produzione. La collezione dal titolo UNSERIAL.bulbs (2021),
realizzata per la galleria, consiste in una serie di lampade in vetro soffiato, risultato di una ricerca volta alla
trasformazione di un prodotto di massa in un manufatto artigianale. Due tipi di produzione generalmente
contrapposte esplorano i concetti di serie e fuori serie, ordinario e straordinario. Un prodotto estremamente
standardizzato e presente in tutte le case, la lampadina a bulbo, viene alterato tramite l’intervento umano e
diviene un oggetto unico e inconsueto. Ogni lampada si mostra come un pezzo unico poiché frutto della
sperimentazione di differenti forme soffiate, satinate o rigate, e poi saldate tra loro in composizioni
dall’equilibrio asimmetrico.
Il lavoro di ZAPRUDER filmmakersgroup si pone nella zona interstiziale tra arti visive, performative e
cinematografiche, nella direzione di un’esperienza immersiva. Il collettivo realizza, attraverso una continua
messa in discussione di linguaggio e mezzo tecnico, diversi dispositivi e modalità di fruizione come il “Cinema
da camera”, progetti video-installativi e opere multimediali dove cinema e oggetto si fondono rimandando alla
tecnica del film stereoscopico e al cinema espanso. La serie di fotografie Amore Brucio (2021), ideate
appositamente per lo stand di Miart 2021, è frutto di un accurato lavoro di post-produzione relativo al film
Zeus Machine (2019), presentato al Festival internazionale del cinema di Berlino, Berlinale, e alla
Quadriennale d’arte 2020 FUORI di Roma. Il film propone “dodici reperti archeologici estratti dal presente”,
radicando le fatiche dell’eroe nel contemporaneo per ricontestualizzarle in relazione a paesaggi e narrazioni
della periferia italiana.
RITAURSO | via Lazzaro Papi 2 | 20135 Milano | t +39 02 5460582 | artopiagallery.net | info@artopiagallery.net
Antonio Catelani (Firenze, 1962) vive e lavora a Milano. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Firenze e lo
Stipendium der Akademie Schloss Solitude a Stuttgart. Ha partecipato a numerose mostre in gallerie e istituzioni pubbliche
in Italia e all’estero: Museo Novecento, Firenze (2018-2014), Rita Urso artopiagallery, Milano (2016), Galleria Nazionale
d’Arte Moderna, Roma (2016-2001-1995), Kunstverein aller/Art, Bludenz (A) (2013-2001), Künstlerhaus Palais Thurn und
Taxis, Bregenz (2013-2005-1997), Polo Museale/Galleria dell’Accademia, Firenze (2012), Haus der Kulturen der Welt,
Berlin (2012), Museo Pecci, Prato (2012-2003-2002-2000-1998-1991), Quadriennale d’Arte di Roma (2008-1996), MoCA,
Shanghai, Cina (2006), Museo Marino Marini, Firenze (2006), Museo MAN, Nuoro (2005), Palazzo Fabroni Arti Visive,
Pistoia (2004-2002-2001), 10° Biennale di Scultura, Carrara (2000), PAC, Milano (1998-1989-1986), Museo Archeologico,
Firenze (1994), Galleria d’Arte Contemporanea, Trento (1993), Berlinische Galerie/Martin Gropius-Bau, Berlin (1992),
Museum Moderner Kunst, Vienna (1991), Kasseler Kunstverein, Kassel (1991), Kölnischer Kunstverein, Colonia (1989),
Schirn Kunsthalle, Francoforte (1989), Galleria d’Arte Moderna, Bologna (1989-1988), 43° Biennale di Venezia (1988).
Jean-Baptiste Maitre (Francia, 1978) vive e lavora tra Parigi e Amsterdam. Ha studiato Storia dell’Arte alla Sorbona e
all’École des Beaux-Arts di Parigi e Fotografia alla Gobelins École de l’Image di Parigi. Ha partecipato a numerose mostre
in gallerie e istituzioni in Italia e all’estero: Martin van Zomeren (Amsterdam), Rita Urso (Milano), P//////AKT piattaforma per
l’arte contemporanea (Amsterdam), Galerie 1M3 (Losanna), Centre d’Art La Salle de Bains (Lione), Wattis Institute for
Contemporary Arts (San Francisco), Bonnefanten museum (Maastricht), Centre Pompidou (Parigi), Eye Film Museum
(Amsterdam). Le sue opere si trovano all’interno delle collezioni dello Stedelijk Museum di Amsterdam, del Centre
Pompidou di Parigi, del Museo d’Arte Moderna di Bologna, della Sammlung Philara di Düsseldorf, nonché delle collezioni
della Banca Centrale Olandese e della ABN AMRO Bank, tra gli altri.
Martinelli Venezia è uno studio di design con sede a Milano e a Palermo, fondato nel 2015 dagli architetti Carolina
Martinelli (Milano, 1983) e Vittorio Venezia (Palermo, 1980). Il loro lavoro è stato ospitato in gallerie e musei in Italia e
all’estero: il Musée du Louvre a Parigi, il MAXXI a Roma e il Triennale Design Museum a Milano. Collaborano con molti
brand italiani ed internazionali. Tra le loro esposizioni in Italia e all’estero: “Frontiere — expressões de design
contemporâneo” per Porto Design Biennale, Casa do Design Matosinhos, Porto (2019), “Officine Calderai” per Manifesta
12, Palermo (2018), “Designers select designers” a The Aram Gallery, Londra (2018). Hanno ricevuto diversi premi tra cui:
Menzione d’onore Il rame e la casa (2019), 1° Premio Design Competition Creatività (2016), 1° Premio Design Report
Award (2015), Prime Cup, Triennale di Milano (2007).
ZAPRUDER filmmakersgroup è un collettivo fondato nel 2000 dai produttori, autori e registi David Zamagni (Rimini,
1971), Nadia Ranocchi (Rimini, 1973) e dal direttore della fotografia Monaldo Moretti (Recanati, 1972), con sede a
Roncofreddo e dedita all’esplorazione dell’immagine in movimento. La loro indagine di sperimentazione in campo filmico si
distacca dalle forme filmiche più tradizionali per rivolgersi a un cinema espanso, con sperimentazioni nel campo della
stereoscopia, stringendo collaborazioni con il teatro di ricerca italiano. A partire dal 2012 sviluppano installazioni, ambienti,
sculture video, happening filmici e set-performance che inglobano la spettatorialità nell’idea di un’immagine vivente. Tra i
festival e le rassegne dove sono stati presentati film e opere del gruppo ci sono: Berlinale, Biennale Cinema Venezia, Film
Festival Rotterdam, Festival Internazionale del Film di Roma, Milano Film Festival, Biennale de l’Image en Mouvement
Genève, Transmediale Berlin, Netmage Bologna, Artissima Torino, Miart Milano, Rita Urso Artopiagallery, Lo schermo
dell’Arte, Filmmaker Festival, Viennale, Museo MAXXI Roma, Steirischer Herbst Graz, Internationale Kurzfilmtage
Oberhausen, Gucci Garden, Art Fall Ferrara, Quadriennale d’arte Roma, Centre Pompidou Paris, PAC Padiglione d’Arte
Contemporanea Milano, Santarcangelo Festival, Live Arts Week Bologna. Tra i riconoscimenti ricevuti: Italian Council VIII
(2020), Premio MAXXI per l’arte contemporanea (2016), Premio Persol 3D 68° Mostra Internazionale del Cinema di
Venezia (2011)
materiali e possibilità tecniche dei processi di produzione. La collezione dal titolo UNSERIAL.bulbs (2021),
realizzata per la galleria, consiste in una serie di lampade in vetro soffiato, risultato di una ricerca volta alla
trasformazione di un prodotto di massa in un manufatto artigianale. Due tipi di produzione generalmente
contrapposte esplorano i concetti di serie e fuori serie, ordinario e straordinario. Un prodotto estremamente
standardizzato e presente in tutte le case, la lampadina a bulbo, viene alterato tramite l’intervento umano e
diviene un oggetto unico e inconsueto. Ogni lampada si mostra come un pezzo unico poiché frutto della
sperimentazione di differenti forme soffiate, satinate o rigate, e poi saldate tra loro in composizioni
dall’equilibrio asimmetrico.
Il lavoro di ZAPRUDER filmmakersgroup si pone nella zona interstiziale tra arti visive, performative e
cinematografiche, nella direzione di un’esperienza immersiva. Il collettivo realizza, attraverso una continua
messa in discussione di linguaggio e mezzo tecnico, diversi dispositivi e modalità di fruizione come il “Cinema
da camera”, progetti video-installativi e opere multimediali dove cinema e oggetto si fondono rimandando alla
tecnica del film stereoscopico e al cinema espanso. La serie di fotografie Amore Brucio (2021), ideate
appositamente per lo stand di Miart 2021, è frutto di un accurato lavoro di post-produzione relativo al film
Zeus Machine (2019), presentato al Festival internazionale del cinema di Berlino, Berlinale, e alla
Quadriennale d’arte 2020 FUORI di Roma. Il film propone “dodici reperti archeologici estratti dal presente”,
radicando le fatiche dell’eroe nel contemporaneo per ricontestualizzarle in relazione a paesaggi e narrazioni
della periferia italiana.
RITAURSO | via Lazzaro Papi 2 | 20135 Milano | t +39 02 5460582 | artopiagallery.net | info@artopiagallery.net
Antonio Catelani (Firenze, 1962) vive e lavora a Milano. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Firenze e lo
Stipendium der Akademie Schloss Solitude a Stuttgart. Ha partecipato a numerose mostre in gallerie e istituzioni pubbliche
in Italia e all’estero: Museo Novecento, Firenze (2018-2014), Rita Urso artopiagallery, Milano (2016), Galleria Nazionale
d’Arte Moderna, Roma (2016-2001-1995), Kunstverein aller/Art, Bludenz (A) (2013-2001), Künstlerhaus Palais Thurn und
Taxis, Bregenz (2013-2005-1997), Polo Museale/Galleria dell’Accademia, Firenze (2012), Haus der Kulturen der Welt,
Berlin (2012), Museo Pecci, Prato (2012-2003-2002-2000-1998-1991), Quadriennale d’Arte di Roma (2008-1996), MoCA,
Shanghai, Cina (2006), Museo Marino Marini, Firenze (2006), Museo MAN, Nuoro (2005), Palazzo Fabroni Arti Visive,
Pistoia (2004-2002-2001), 10° Biennale di Scultura, Carrara (2000), PAC, Milano (1998-1989-1986), Museo Archeologico,
Firenze (1994), Galleria d’Arte Contemporanea, Trento (1993), Berlinische Galerie/Martin Gropius-Bau, Berlin (1992),
Museum Moderner Kunst, Vienna (1991), Kasseler Kunstverein, Kassel (1991), Kölnischer Kunstverein, Colonia (1989),
Schirn Kunsthalle, Francoforte (1989), Galleria d’Arte Moderna, Bologna (1989-1988), 43° Biennale di Venezia (1988).
Jean-Baptiste Maitre (Francia, 1978) vive e lavora tra Parigi e Amsterdam. Ha studiato Storia dell’Arte alla Sorbona e
all’École des Beaux-Arts di Parigi e Fotografia alla Gobelins École de l’Image di Parigi. Ha partecipato a numerose mostre
in gallerie e istituzioni in Italia e all’estero: Martin van Zomeren (Amsterdam), Rita Urso (Milano), P//////AKT piattaforma per
l’arte contemporanea (Amsterdam), Galerie 1M3 (Losanna), Centre d’Art La Salle de Bains (Lione), Wattis Institute for
Contemporary Arts (San Francisco), Bonnefanten museum (Maastricht), Centre Pompidou (Parigi), Eye Film Museum
(Amsterdam). Le sue opere si trovano all’interno delle collezioni dello Stedelijk Museum di Amsterdam, del Centre
Pompidou di Parigi, del Museo d’Arte Moderna di Bologna, della Sammlung Philara di Düsseldorf, nonché delle collezioni
della Banca Centrale Olandese e della ABN AMRO Bank, tra gli altri.
Martinelli Venezia è uno studio di design con sede a Milano e a Palermo, fondato nel 2015 dagli architetti Carolina
Martinelli (Milano, 1983) e Vittorio Venezia (Palermo, 1980). Il loro lavoro è stato ospitato in gallerie e musei in Italia e
all’estero: il Musée du Louvre a Parigi, il MAXXI a Roma e il Triennale Design Museum a Milano. Collaborano con molti
brand italiani ed internazionali. Tra le loro esposizioni in Italia e all’estero: “Frontiere — expressões de design
contemporâneo” per Porto Design Biennale, Casa do Design Matosinhos, Porto (2019), “Officine Calderai” per Manifesta
12, Palermo (2018), “Designers select designers” a The Aram Gallery, Londra (2018). Hanno ricevuto diversi premi tra cui:
Menzione d’onore Il rame e la casa (2019), 1° Premio Design Competition Creatività (2016), 1° Premio Design Report
Award (2015), Prime Cup, Triennale di Milano (2007).
ZAPRUDER filmmakersgroup è un collettivo fondato nel 2000 dai produttori, autori e registi David Zamagni (Rimini,
1971), Nadia Ranocchi (Rimini, 1973) e dal direttore della fotografia Monaldo Moretti (Recanati, 1972), con sede a
Roncofreddo e dedita all’esplorazione dell’immagine in movimento. La loro indagine di sperimentazione in campo filmico si
distacca dalle forme filmiche più tradizionali per rivolgersi a un cinema espanso, con sperimentazioni nel campo della
stereoscopia, stringendo collaborazioni con il teatro di ricerca italiano. A partire dal 2012 sviluppano installazioni, ambienti,
sculture video, happening filmici e set-performance che inglobano la spettatorialità nell’idea di un’immagine vivente. Tra i
festival e le rassegne dove sono stati presentati film e opere del gruppo ci sono: Berlinale, Biennale Cinema Venezia, Film
Festival Rotterdam, Festival Internazionale del Film di Roma, Milano Film Festival, Biennale de l’Image en Mouvement
Genève, Transmediale Berlin, Netmage Bologna, Artissima Torino, Miart Milano, Rita Urso Artopiagallery, Lo schermo
dell’Arte, Filmmaker Festival, Viennale, Museo MAXXI Roma, Steirischer Herbst Graz, Internationale Kurzfilmtage
Oberhausen, Gucci Garden, Art Fall Ferrara, Quadriennale d’arte Roma, Centre Pompidou Paris, PAC Padiglione d’Arte
Contemporanea Milano, Santarcangelo Festival, Live Arts Week Bologna. Tra i riconoscimenti ricevuti: Italian Council VIII
(2020), Premio MAXXI per l’arte contemporanea (2016), Premio Persol 3D 68° Mostra Internazionale del Cinema di
Venezia (2011)
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For the ESTABLISHED CONTEMPORARY section of Miart 2021, RITA URSO gallery presents a selection of artists, Antonio Catelani, Jean-Baptiste Maitre, Martinelli Venezia and ZAPRUDER filmmakersgroup, featuring a peculiar modus operandi: they all take elements and techniques from different fields – painting, cinema, photography, design and installation -, to make them coexist and interact in formal results and original experiments, whose nature cannot be defined in a certain and indisputable way but it reveals a hybrid organism.
___
RITA URSO Artopiagallery
Via Lazzaro Papi 2, Milano
info@artopiagallery.net | artopiagallery.net
Monday – Friday 11 a.m. – 7 p.m.
Via Lazzaro Papi 2, Milano
info@artopiagallery.net | artopiagallery.net
Monday – Friday 11 a.m. – 7 p.m.
