Covid 19 – ultimi aggiornamenti dallo Spallanzani

Ultimi aggiornamenti di rilievo:

Un grande studio di popolazione realizzato in Inghilterra ha dimostrato un maggior rischio di ricorso al pronto soccorso o di ospedalizzazione per gli infettati con la variante Delta rispetto alla variante Alfa (pag. 7)

Un dettagliato studio di Science dimostra come la diffusione tramite aerosol è il principale veicolo di trasmissione non soltanto per il SARS-CoV-2, ma per la maggior parte dei virus respiratori (pag. 11)

Il background etnico potrebbe costituire un fattore nel determinare la maggiore o minore severità dell’infezione. I ricercatori dell’Università di Stanford hanno dimostrato che le varianti genetiche del recettore ACE2 presenti nelle differenti etnie considerate possono determinare una maggiore o minore affinità di questo recettore con la proteina spike del coronavirus, determinando così un differente livello di rischio dei pazienti Covid-19 che potrebbe parzialmente spiegare le variabilità nella suscettibilità e gravità della malattia tra i diversi gruppi etnici (pag. 28)

Uno studio condotto in Cina tra i pazienti Covid-19 seguiti con visite di controllo a sei e dodici mesi ha permesso di stabilire che la maggior parte di essi aveva recuperato a pieno ed era tornata alle condizioni di vita e lavoro precedenti l’infezione, ma che comunque il livello complessivo di salute dei convalescenti era inferiore rispetto alla popolazione di persone sane utilizzata come controllo. Circa la metà dei convalescenti avvertiva ancora qualche sintomo a distanza di dodici mesi: tra vi più frequenti, affaticamento, disturbi del sonno, dolori articolari, ansia o depressione (pag. 31)

Secondo i rilevamenti settimanali sull’efficacia vaccinale dell’Istituto Superiore di Sanità sui casi positivi diagnosticati in Italia tra il 4 aprile e il 22 agosto 2021, il completamento del ciclo di vaccinazione garantisce una protezione del 79,7% contro la diagnosi di positività, del 94,4% contro l’ospedalizzazione, del 96,5% contro il ricovero in terapia intensiva, del 97% contro il decesso.

Per gli over 60 chi non è vaccinato corre un rischio maggiore di quattro volte di contrarre l’infezione, di sette volte di ospedalizzazione, di tredici volte di entrare in terapia intensiva, e di dieci volte di decesso rispetto a chi ha completato il ciclo vaccinale (pag. 44)

Uno studio realizzato in Qatar ha rilevato una efficacia del vaccino Pfizer/BioNTech contro l’infezione di qualunque tipo irrilevante nelle prime due settimane seguenti la prima dose, quindi del 36,5% dopo tre settimane, per raggiungere il picco al 72,1% nelle prime cinque settimane seguenti la seconda dose, per poi declinare gradualmente, con il declino che accelera dopo quindici settimane.

L’efficacia contro le forme severe, critiche e fatali è invece del 67,7% a tre settimane dalla prima dose, raggiunge il 95,4% nelle prime cinque settimane dopo la seconda dose e rimane a questo livello per almeno sei mesi (pag. 48)

Uno studio condotto in Israele su circa 1,9 milioni di persone, suddivise tra vaccinati e non vaccinati, ha evidenziato che, nel complesso, i rischi di aventi avversi collegati alla vaccinazione non sono significativi, e laddove ci sono si verificano in misura notevolmente inferiore rispetto alle stesse complicanze nelle persone infettate con SARS-CoV-2 (pag. 49)

In lieve peggioramento il quadro epidemiologico italiano. I dati della cabina di regia Ministero della Salute – ISS segnalano una incidenza settimanale che sale da 74 a 77 casi settimanali per 100.000 abitanti, ma un indicatore Rt in calo da 1,10 a 1,01. In crescita al 7,1% il tasso di occupazione delle aree mediche, e al 5,4% quello delle terapie intensive (pagg. 72-73)

I dai ISTAT sulla mortalità nel mese di giugno 2021 evidenziano un numero di decessi superiore del 2,8% rispetto alla media del quinquennio 2015-2019. Nell’anno compreso tra il 1 luglio 2021 e il 30 giugno 2021 in Italia si sono verificati 722.744 decessi, l’11,9% rispetto alla media del quinquennio 2015-2019 (pagg. 73-74)

Con una ordinanza del ministero della Salute la Sicilia è stata collocata in zona gialla a partire da lunedì 30 agosto, avendo superato i parametri previsti per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto nelle aree mediche e nelle terapie intensive (pag. 74)

l’OMS ha sviluppato una guida e relative specifiche tecniche, in collaborazione con un gruppo multidisciplinare di partner ed esperti, per sostenere gli Stati membri dell’OMS nell’adozione di standard interoperabili per la registrazione dello stato delle vaccinazioni (pag. 79)

Una ordinanza del Ministero della Salute proroga sino al 25 ottobre il divieto di ingresso in Italia, con alcune eccezioni, per i passeggeri provenienti da Brasile, India, Bangladesh e Sri Lanka, ed elimina l’obbligo della quarantena di cinque giorni per i passeggeri in arrivo da uno dei paesi dell’elenco D (paesi extra UE a basso rischio epidemiologico, tra cui USA, Giappone, Canada e Gran Bretagna) che presentino un green pass o un certificato vaccinale equivalente ed un tampone negativo effettuato nelle 48/72 ore precedenti (pagg. 79-82)

Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” – I.R.C.C.S.
Via Portuense 292 – 00149 Roma

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*