Con il suo Acid Test del 1970 ( Zerreißprobe ), Brus conclude il suo periodo di azionismo e viene creato un corpus di opere disegnate e letterarie che comprende decine di migliaia di fogli. Come transizione, produce il volume testo-immagine intitolato Mad Wisp ( Irrwisch).

Si tratta di inondazioni anarchiche di linguaggio, rime a cascata, neologismi, barzellette banali e sciocchezze che segnalano qualsiasi rigore di contenuto e ripetibilità e sono contrapposte a disegni distruttivi e inquietanti.

In un momento in cui compaiono accenni a uno sconvolgimento nel suo lavoro creativo, di cui percepisce la direzione e l’impatto più che conosce, si confronta con il lavoro di un artista-poeta il cui lavoro irregolare diventa la sua ispirazione e guida: William Blake.

Per Brus, i “manoscritti miniati” di Blake divennero il modello e la legittimazione per i suoi stessi manoscritti, come chiamava ancora le sue poesie illustrate negli anni ’70.

I quadri-poesie di Brus sono generalmente definiti come sintesi di linguaggio e immagine, in cui le due forme espressive non necessitano l’una dell’altra, ma conducono un’esistenza dialettica e contrappuntistica l’una accanto e l’altra.

Il testo non fornisce spiegazioni dell’immagine, ma è ricco di immagini linguistiche e metafore; il disegno non è un’illustrazione di ciò che è scritto, anche se al suo interno c’è ugualmente il narrato poeticamente.

A volte Brus parte dai propri testi, sulla base dei quali successivamente vengono realizzati i disegni; a volte vengono realizzati prima i disegni, per essere poi integrati da testi. Idealmente, l’unione si intreccia nel processo creativo.

«A volte mi vengono in mente alcune frasi. Li scrivo e inizio subito a disegnare. Poi all’improvviso mi metto in moto finché non mi dico: i pensieri possono durare più a lungo, qualcosa potrebbe svilupparsi da esso. Poi lo lascio correre e presto mi rendo conto che devo prenotare molte pagine. Per lo più quindi anticipo per mantenere il flusso del disegno. Quindi creo un programma per me stesso in modo che ci sia una linea di base estetica’, secondo Brus in un’intervista con Jens Rönnau.

La mostra al BRUSEUM, dedicata per la prima volta esclusivamente ai suoi quadri-poesia, mostra il processo di creazione e diversità di questo genere sviluppato da Brus dai primi anni ’70 ai giorni nostri.