Weekend tra arte e crotti sul Lago di Lugano
Inaugura il 28 agosto “ Tra Strada e Street Art ”
terza edizione della Mostra d’Arte Triennale Maroggia –
organizzata dal Comune di Maroggia e curata da Artrust
Mostra diffusa che andrà a coinvolgere l’intero territorio comunale di Maroggia
Maroggia si incontra dopo Chiasso/Mendrisio; una vera occasione per conoscere anche le bellezze nascoste di un angolo lacustre non lontano da Lugano.
Tutti gli esercizi pubblici saranno dotati della piantina del percorso d’arte, oppure si possono seguire le impronte di gatto sui marciapiedi.
Il parcheggio più facile è alla stazione dei treni.
Si svolgerà ufficialmente dal 28 agosto al 5 novembre 2021, la terza edizione con la Triennale di Maroggia, esposizione artistica con cadenza triennale organizzata dal Comune di Maroggia, la cui curatela è stata affidata quest’anno ad Artrust, galleria d’arte di Melano.
“Tra Strada e Street Art”, questo il titolo dell’evento, ha coinvolto artisti di fama nel panorama dell’arte urbana sia nazionale sia internazionale.
Ideale punto di partenza e di arrivo del percorso espositivo, sarà la mostra collaterale dedicata a Banksy allestita presso gli spazi di Artrust a Melano (Melano e Maroggia confinano proprio in questo luogo).
A margine dell’iniziativa è stato organizzato anche un bando di concorso per artisti emergenti che darà la possibilità al vincitore di realizzare una propria opera su un muro messo a disposizione dal Comune.
Una delle opere del percorso espositivo della Triennale di Maroggia, il Bacco di Andrea Ravo Mattoni
La strada e le vie di comunicazione sono sempre state un elemento identitario forte per Maroggia. Nello stretto passaggio tra il lago e le montagne transitano tutte le principali arterie di collegamento nord-sud: la cantonale, l’autostrada, la ferrovia.
Ma strade, intese come percorsi e vie di collegamento, sono anche quelle acquatiche, il fiume Mara e il lago.
Strada è il percorso che costeggia le rive del lago. Strade, infine, sono i sentieri che si inerpicano sulle montagne.
Partendo dalla suggestione della strada, Artrust – galleria d’arte con sede a Melano alla quale è stata affidata la curatela della Mostra d’Arte Triennale di Maroggia – ha deciso di puntare per questa edizione sulla Street Art.
L’evento, che si svolgerà dal 28 agosto al 5 novembre, si configura come una mostra diffusa che andrà a coinvolgere l’intero territorio comunale di Maroggia, con diversi luoghi simbolici interessati.
«Il 2020 di Maroggia, caratterizzato, come nel resto del mondo, dalla pandemia Covid-19 e da tutto quello che ne è derivato, è stato segnato anche del drammatico incendio che ha divorato la sede dello storico Mulino di Maroggia, uno dei simboli storici del paese. – afferma il Sindaco di Maroggia, Jean-Claude Binaghi – Un vero e proprio “monumento” per il nostro comune, attorno a cui la comunità si è stretta con l’intenzione di non abbandonarlo, ma di trovare soluzioni per una sua ricostruzione.
Il 2021 è dunque l’inizio di una rinascita, e la Triennale d’Arte di Maroggia un’occasione per portare l’attenzione sul Mulino e farlo rinascere a nuova vita anche attraverso l’arte.»
Nella selezione degli artisti, Artrust ha puntato sulla qualità, cercando di coinvolgere nomi di primo piano del panorama locale (svizzero e italiano) ma anche internazionale, di fama ed emergenti, per offrire una panoramica sulla varietà espressiva che si può trovare oggi nel contesto dell’arte urbana.
«Gli artisti che abbiamo selezionato sono artisti del nostro territorio già affermati ai quali si affiancheranno altri artisti del panorama internazionale europeo, così da poter esercitare una forte componente di richiamo per appassionati di Street Art, turisti e visitatori – afferma Patrizia Cattaneo, Direttrice di Artrust – Daremo spazio alle tante e diversificate tecniche e modalità espressive che oggi rientrano nell’ambito della Street Art. Non solo pittura murale, quindi, ma anche installazioni e altre modalità di intervento e trasformazione del luogo pubblico.»
La line-up ufficiale comprende nomi del calibro di Andrea Ravo Mattoni, Bane, Bigtato, Blub, Chinagirl, Chromeo, Dan Rawlings, El Xupet Negre, Jack Braglia, Kelly Halabi, Madame, NeSpoon, Nevercrew, Nocurves, Knox, Ozmo, Pro176,Rebor, Raul, Serena Maisto, TV Boy, Yuri Catania, Zevs e altri.
La mostra sarà corredata da un catalogo in vendita presso la galleria Artrust o prenotabile dal sito
maroggia.art/catalogo.
Per maggiori informazioni sulla Triennale di Maroggia 2021:
website: maroggia.art
instagram: @maroggia_art
GLI ARTISTI
Bane
Fabian Florin, in arte Bane, nasce nel 1982 a Coira. A partire dal 2014 è parte del duo artistico Bane&Pest, insieme al collega cipriota Yiannis Hadjipanayis. I due si conoscono allo Street Art Festival internazionale di Ayia Napa a Cipro, e da quel momento partecipano insieme a molti festival internazionali di murales e Street Art in tutto il mondo. Quello di Bane è un lavoro artistico
fortemente influenzato dalle esperienze raccolte in giro per il mondo. Oggi la sua arte è diffusa ovunque e plasma gli ambienti urbani dal Mediterraneo fino all’Asia. Vive e lavora a Zurigo e oltre ai graffiti, si occupa anche di aerografia e tatuaggi.
Bigtato
All’anagrafe Renato Benzoni, nasce a Cadenazzo (Canton Ticino, Svizzera) nel 1986. Esordisce nel mondo dei graffiti nel 1998 concentrandosi in particolare sullo studio per l’elaborazione delle lettere. A quegli anni risalgono solide amicizie con altri writer ticinesi: nel 2000 insieme a Styun fonda la IOS CREW, tuttora attiva. Successivamente, con l’amico di infanzia Tigro, entra nel
gruppo svizzero-tedesco USB CREW con il quale partecipa a Jam in Svizzera tedesca e in Germania, oltre che in Italia. Dal 2014, entra a far parte di un terzo gruppo composto da writer italiani e ticinesi: la C.YOU CREW. Oggi è attivo con numerose collaborazioni e partecipa attivamente a manifestazioni di writing in tutta Europa.
Blub
Inizia la sua attività nel 2013 a Cadaqués, in Catalogna. Il paesino di pescatori amato anche da Dalì è la prima tappa di un viaggio creativo che lo porta in giro per l’Italia e non solo: Venezia, Roma, Ravenna, Lucca, Pisa, Mantova, ma anche Barcellona,Amsterdam, Stoccolma, Lisbona e persino Rio de Janeiro, con una predilezione tuttavia per i piccoli centri storici italiani dove i suoi
ritratti iconici colorano strade dimenticate. La sua arte gentile si trova negli angoli nascosti delle città, all’interno dei quali incornicia icone di tutti i tempi, riproposte con la maschera da sub: dalla Venere di Botticelli ad Andy Warhol, da Giuseppe Verdi a David Bowie, da Leonardo da Vinci a Marcello Mastroianni.
Chinagirl
Austriaca, studia inizialmente fumetto e animazione, ma si innamora rapidamente dell’argilla e della porcellana, passando alle lezioni di ceramica. Nel 2010 inizia il suo progetto “Tiles”: una serie di piccole piastrelle in rilievo che installa non solo nelle città, ma anche lontano da qualsiasi segno di civiltà, differenziandosi quindi dalla concezione classica dell’arte urbana. Oggi ci sono
oltre 504 sue opere disseminate nel mondo, sia in grandi metropoli, sia in aree remote come le giungle della Nuova Zelanda o della Colombia, le montagne ghiacciate in Irlanda, le paludi delle isole scozzesi o le spiagge croate. Dal 2012 lavora anche su pezzi singoli di grandi dimensioni, i cui contenuti si collegano fortemente con i luoghi in cui vengono installati.
Chromeo
Pseudonimo di David Kümin, nasce nel 1982 e cresce a Winterthur. Fin da bambino è affascinato dai murales e dai graffiti illegali.
Da adolescente scopre presto la bomboletta spray e questo incontro segna anche il suo esordio come artista. Si laurea presso la Scuola d’Arte e Design di Lucerna in Belle Arti, con una specializzazione in Arte Pubblica e in Insegnamento dell’Arte.
Le sue opere murali, così come i suoi lavori di atelier, si contraddistinguono per una pittura materiale e fotorealistica, talvolta abbinata alla tipografia e ai cartoni animati. Le sue opere hanno sempre una profondità di contenuto e mai un puro carattere decorativo: l’intento è quello di coinvolgere lo spettatore in un confronto attivo con l’opera.
Dan Rawlings
Artista britannico contemporaneo nasce a Watford nel 1979. La simpatia per le reliquie non amate e dimenticate e il fascino per la resilienza della natura lo hanno ispirato a creare visioni di un mondo in cui l’impatto dell’uomo viene lentamente rivendicato dalla natura. Dan non esclude alcuna tecnica per raggiungere i risultati desiderati, ma è conosciuto soprattutto per la sua manipolazione del metallo e della luce, concepita con un intricato taglio al plasma realizzato a mano. Recentemente ha introdotto nelle sue opere il sign painting e il movimento. Le sue opere d’autore ritagliate da seghe a mano vintage e da cartelli stradali si possono trovare nelle collezioni di tutto il mondo.
El Xupet Negre
Nasce a Barcellona nel 1969. Dopo gli iniziali studi in grafica e pubblicità, inizia a dipingere per strada dal 1985, prima col pennarello e poi con lo spray. Dopo aver riempito Barcellona, la Catalogna e la Spagna con la sua arte, inizia a viaggiare in Europa e in America decorando le strade con il suo “logo”: un ciuccio di colore nero. In questo senso, è un precursore della LogoArt: usa il suo logo per catturare l’attenzione dei passanti e consegnare il suo messaggio di amore, pace, rispetto, unità,uguaglianza e libertà. Lo scopo non è solo colorare le pareti, ma anche le menti delle persone. Negli anni collabora con il mondo della moda, dello skate e delle sneaker. I suoi lavori sono esposti in alcune delle più importanti gallerie mondiali.
Jack Braglia
Nasce a Lugano, in Svizzera, nel 1996, ma oggi vive a Londra. Nonostante la sua giovane età ha già esposto in diverse mostre personali a Londra, Venezia e Cortina d’Ampezzo. Nel 2019 le sue opere dal titolo #MayYouLiveToHelpWalkers, che affrontano il problema delle migrazioni dall’Africa, il Medio Oriente e la Siria, sono presentate alla Biennale di Venezia. Nello stesso anno riceve a Siracusa il Visvamitra Award Internazionale, Eccellenza in Arte. Attraverso le sue opere Giacomo “Jack” Braglia vuole inviare messaggi forti legati a temi sociali ed evocare sentimenti profondi nell’osservatore. La sua tecnica mira a rendere la fotografia tridimensionale grazie all’applicazione su supporti di forme diverse in gesso, alluminio, acciaio e ferro.
Kelly Halabi
Artista, scultrice e pittrice franco-libanese e americana, nasce a Parigi nel 1991 e cresce tra la capitale francese, Lugano e Beirut.
Si diploma in Belle Arti presso la Parsons, l’Università Americana di Design di Parigi. La sua prima mostra personale, allestita a Lugano, risale al 2016. Da quel momento espone le sue opere – dipinti sculture, installazioni – in quattordici mostre in cinque diversi paesi: Regno Unito, Italia, Svizzera, Germania e Libano. Una sua scultura fa parte della collezione della Fondazione Braglia, ed è stata esposta nella mostra “POT- POURRI. Da Picasso a Valdes”. Il suo ultimo lavoro, realizzato a Lugano durante il lockdown, è un dipinto murale di circa 14 metri di lunghezza, intitolato Shades of people.
Knox
Nato e cresciuto a Maroggia, appartiene alla vecchia scuola del writing ticinese e svizzero. Gli esordi risalgono infatti al 1997.
Negli ultimi anni, si avvicina a nuove forme espressive, ispirato dall’incontro con le opere di alcuni importanti artisti, tra cui Mimmo
Rotella. I décollage dell’artista italiano lo spingono verso nuove strade, nei quali la tecnica del collage si mescola all’utilizzo dello spray. Supporti di questa nuova linea creativa sono vecchi oggetti e cimeli religiosi rinascimentali, recuperati e riportati a nuova vita dal suo intervento artistico. Fortemente credente e con una grande passione per la teologia, alla base della sua arte c’è un concetto di rinascita e di rilettura dei simboli religiosi in chiave contemporanea.
Madame
Titolare di due master in letteratura e teatro contemporaneo, nasce e cresce in una famiglia di artisti. Inizia la sua carriera in teatro, dove lavora come attrice e scenografa per oltre otto anni. Nell’amore per il teatro e per la rappresentazione pubblica, risiede anche la genesi del suo approccio artistico. Recupera materiali antichi molto differenti tra loro come incisioni, fotografie, disegni,
carte antiche, li spoglia del loro significato originale e li mette in dialogo, facendo parlare passato e presente. Si tratta, come a teatro, di mettere insieme oggetti che non dovevano incontrarsi, scrivere loro una nuova drammaturgia e trasporli nello spazio pubblico: un palcoscenico che in questo caso è lo spazio urbano.
Nevercrew
Pablo Togni (Bellinzona,1979) e Christian Rebecchi (Lugano, 1980) si diplomano nel 2005 all’Accademia di Bella Arti di Brera a Milano. Dal 1996 lavorano insieme come duo artistico NEVERCREW. Nel 2013 vincono il premio “Artista dell’anno” della Fondazione Bally per la Cultura e vengono invitati a far parte della selezione internazionale “Stroke Curated”. Dal 2014 realizzano
opere all’interno dei nuovi spazi di Facebook a Milano e a Dublino e partecipano a diversi progetti internazionali e festival artistici.
Espongono in svariate mostre personali e collettive e realizzano interventi murali in tutto il mondo. Nel 2015 sono inseriti tra i 100 artisti più influenti nella “Urban Contemporary Art Guide 2015” di Graffiti Art Magazine.
Nespoon
Di origini polacche, inizia la sua carriera artistica nel 2009. Fa parte della classe 2018 del programma URBAN NATION Artist in Residence. La passione per il pizzo va di pari passo con le prime lavorazioni in ceramica: spingere il pizzo sull’argilla fresca al fine di riprodurne il motivo è, infatti, uno dei modi più popolari di decorare piatti in tutto il mondo. Il pizzo è oggi lo stile distintivo della sua arte che riproduce nell’ambiente urbano attraverso graffiti realizzati con la tecnica dello stencil oppure con installazioni in ceramica, ma che trova espressione anche in opere di pittura, scultura e nella gioielleria. Il pizzo è per l’artista simbolo geometrico di armonia ed equilibrio, in grado di farsi portatore di un ordine naturale.
No Curves
È considerato uno dei maggiori rappresentanti a livello internazionale della Tape Art, ovvero l’arte di disegnare con il nastro adesivo. Il suo approccio non convenzionale verso uno strumento di uso comune, il suo stile unico e geometrico definito dall’assenza totale di curve (da cui il nome d’arte), gli sono valsi l’appellativo di “filosofo del nastro adesivo”. Le sue opere sono state esposte in importanti musei, sedi istituzionali e gallerie italiane e internazionali. Grazie al suo stile espressivo unico è stato
scelto anche per prestigiose campagne pubblicitarie per brand internazionali, nel settore della moda ma non solo, e ha partecipato a numerosi eventi d’arte urbana.
Ozmo
All’anagrafe Gionata Gesi, si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dopo una breve parentesi nel mondo del fumetto, si dedica alla pittura e al writing. Attivo sulla scena milanese dai primi anni 2000, è tra i pionieri della Street Art italiana e tra i primi a fare il suo ingresso nei contesti dell’arte istituzionalizzata. Nel 2007 è tra gli ideatori della collettiva Street Art Sweet Art al Padiglione di Arte Contemporanea. Nel 2012 espone nel foyer del Museo del 900 a Milano e realizza un imponente wallpainting sulla terrazza del MACRO di Roma. Negli anni successivi si susseguono importanti interventi in Italia e nel mondo.
Nel 2013 l’istituto enciclopedico italiano gli dedica una voce nella prestigiosa Treccani.
Pro176
Nasce nel 1976 a Parigi e cresce nel degrado della periferia parigina, a Choisy-le-Roi. Si dedica da autodidatta alla pratica del disegno, copiando i capolavori del celebre fumettista americano Jack Kirby: l’universo comics influenzerà la sua opera in modo irreversibile. Negli anni ’90 scopre i graffiti grazie agli artisti Mode2 e Colt e alla “Bibbia dei graffiti” (Il manuale “Spraycan Art”
di Sane2) e decide di dedicare la sua vita alla pittura. Nel ’96 aderisce al noto Grim Team e negli anni successivi fonda svariati gruppi e stringe numerose collaborazioni. La sua arte si basa una sperimentazione continua di nuovi linguaggi estetici, talvolta ispirati al mondo Marvel, talvolta alle decostruzioni tipiche del cubismo.
Raul
Nasce a Pescara, ma oggi è un cittadino del mondo, incessantemente in viaggio in cerca di nuove ispirazioni. Dipinge con la rapidità primitiva di chi, la pittura, la utilizza per dare forma a un’emozione. Per questo, ogni supporto, ove la superficie le consenta,può essere utilizzato come base pittorica: muri, carta, pagine di giornale, auto, scarpe, vecchie foto e oggetti più disparati. Il tratto che maggiormente caratterizza il suo linguaggio espressivo è una gestualità istintiva alimentata da tutto ciò che lo circonda: la musica, i paesi che attraversa, le persone che incontra. La sua prima mostra si è tenuta alla Galleria 212 di Miami nel 2011. Oggi lavora tra Europa e Stati Uniti.
Ravo
Andrea Mattoni nasce a Varese nel 1981 in una famiglia di artisti. Le sue prime esperienze come writer risalgono al 1995, con il nome d’arte di Ravo. Si iscrive poi all’Accademia di Belle Arti di Brera, dedicandosi alla pittura a olio e acrilico su tela. Nel 2003
crea e fonda lo spazio THE BAG ARTFACTORY nel quartiere Bovisa a Milano, vero e proprio polo di attrazione per writer e artisti.
Approfondisce la sua ricerca pittorica e parallelamente recupera il lavoro a spray: nel 2016 avvia il progetto di “recupero del classicismo nel contemporaneo” con la riproduzione a spray su grandi muri dei dipinti dell’arte classica. Nel 2019, partecipa alla cerimonia per i 500 anni della morte di Leonardo Da Vinci ad Amboise, alla presenza dei presidenti Macron e Mattarella.
Rebor
Pseudonimo di Marco Abrate, nasce a Savigliano (CN) nel 1996. Laureato all’Accademia Albertina di Torino, nelle sue opere si evidenziano i tratti di un’originale evoluzione della Street Art, centrata sulla necessità di prendere posizione sulla situazione culturale, sociale e politica. Ricorrendo a tecniche diverse – dalla pittura alla scultura, dall’installazione alla performance – Rebor sottolinea il degrado e le defaillances del nostro tempo, ma al contempo pone questioni che attivano propositi positivi rispetto la vitalità creativa, ribadendo la necessità che essa ritorni ad essere spunto per scelte libere e consapevoli, spiraglio di uno sguardo sul domani carico di ottimismo. Vive a Pinerolo (TO) e lavora tra Torino e Milano.
Serena Maisto
Nasce nel 1982 a Mendrisio. La sua carriera artistica prende avvio dal confronto con il mito dell’espressionismo astratto, Jackson Pollock. Con il tempo sviluppa un percorso che include l’uso di supporti più innovativi, come il plexiglas, la cui trasparenza permette l’interazione con le pareti retrostanti creando delle opere site-specific. Dal 2017 si interessa al medium della fotografia e alle sue possibili reinterpretazioni: con il progetto “Time Line: my walk with Basquiat” si fa conoscere anche sulla scena londinese. I suoi
lavori più recenti sono indirizzati verso lo studio della scomposizione dell’immagine e la sua ricreazione attraverso molteplici possibilità di intreccio. Vive e lavora a Lugano.
Tvboy
Pseudonimo di Salvatore Benintende, nasce a Palermo nel 1980 ma si trasferisce presto a Milano dove completa gli studi. I primi graffiti risalgono al 1996 sotto lo pseudonimo di “Crasto”. Dopo un’esperienza di studio a Bilbao, partecipa a una mostra della Facoltà di Design di Milano, nella quale compare per la prima volta il personaggio di “Tvboy”, che diventerà suo segno distintivo e poi suo nuovo nome d’arte. Negli anni successivi le sue opere – prevalentemente paste up e sticker – si diffondono nelle principali città italiane e poi internazionali. Dal 2005 vive a Barcellona dove apre il suo studio. Rappresentante del movimento italiano del
NeoPop è oggi riconosciuto in tutto il mondo, tanto da essere definito “il Banksy italiano”.
Yuri Catania
Nasce nel 1975 a Milano. Si afferma dapprima come fotografo di moda in ambito commerciale ed editoriale, aprendo una casa di produzione fotografica a New York. In parallelo, tuttavia, porta avanti il progetto artistico “No Fashion Places”, in aperta contrapposizione con i lavori eseguiti per commissione. Nel 2013 il curatore
Rene Julien Praz nota i suoi lavori e lo invita ad esporre prima al Palais de Tokyo e poi, alla Galleria Perrotin nel 2015. Dal 2010 viaggia in roulotte per tutti gli Stati Uniti, per un progetto fotografico che si concretizza nella pubblicazione del libro “No Fashion Places of America” nel 2016. Si trasferisce a vivere in Svizzera dove apre CasaGalleria, il suo studio/atelier, a Rovio, in Ticino.
Zevs
All’anagrafe Aguirre Schwarz, nasce in Francia nel 1977 ed è considerato uno dei pionieri della street art francese. Deve il suo nome a quello di un treno locale che per poco non lo investiva mentre eseguiva un graffito. ZEVS pronunciato Zeus è anche un acronimo di: Zone of Visual and Sound Experimentation. Acquista fama grazie ai suoi attacchi artistici o “visual kidnapping”, in cui prende di mira i cartelloni pubblicitari. Oggi è molto conosciuto per i suoi loghi liquefatti o gocciolanti, con i quali conferisce ai grandi brand – Chanel, Mcdonalds, Giorgio Armani, Louis Vuitton, Coca Cola e Apple solo per citarne alcuni – un aspetto dissolvente, causando così un disturbo visivo al marchio onnipresente e riconoscibile. Nonostante le opere siano state etichettate come vandalismo nei primi anni, è diventato molto popolare e molti marchi hanno provato a collaborare con lui senza successo.
Pertanto, i brand hanno spesso utilizzato l’originalità dello stile “Liquidated Logos” senza il suo consenso.
IL BANDO DI CONCORSO MAROGGIA (ST)ART
L’obiettivo della Triennale di Maroggia 2021 è anche quello di fare cultura su un’espressione artistica che ancora oggi viene da alcuni associata al vandalismo, soprattutto fuori da un ambito prettamente metropolitano.
Per questo, e per dare spazio e sostegno ad artisti emergenti, anche alle loro prime esperienze con il writing, il graffitismo o altre forme di arte urbana, è stato organizzato anche un bando di concorso per la realizzazione di un’opera d’arte murale da realizzarsi sul muro del lavatoio di Maroggia, in Piazza del Lavatoio.
La partecipazione è stata aperta alle artiste e agli artisti – singoli o riuniti in gruppo o collettivo – di qualsiasi nazionalità o provenienza.
Sono arrivate oltre 30 candidature da tutto il mondo, al termine delle quali la giuria composta oltre che dal Comune di Maroggia anche dagli artisti Andrea Ravo Mattoni, Bigtato e Nevercrew ha selezionato i seguenti tre progetti finalisti:
The Story of the Sun and the Moon
CHENIPE (Andrea Krstic) – Belgrado
A wheat field
Chiara Capobianco – Roma
Love Story
Andrea Crespi – Varese
I progetti potranno essere votati dal pubblico, dal 28 agosto al 30 settembre sul sito www.maroggia.art/bando
oppure presso la Cancelleria Comunale.
Il vincitore potrà realizzare la sua opera nel mese di ottobre.
