Farmaci al cortisone con trappa facilità
Meno disinvoltura nell’uso dei cortisonici sarebbe una precauzione molto utile
I cortisonici, oggi, vengono usati con grande disinvoltura perché accontentano subito il paziente: eliminano rapidamente i segni e sitomi di
- rossore
- gonfiore
- secrezioni
- dolore
- bruciore
- prurito
- fotofobia.
Togliendo il sintomo, il paziente ha l’impressione di essere guarito e così, può succedere, che si ritardi una diagnosi di un’eventuale infezione degli occhi (per esempio).
Altro problema del cortisone è che riduce il malessere, ma abbassa anche le difese naturali del sistema immunitario; aggravando l’infezione (un problema ancora più grave se è in circolazione una pandemia; in questo caso il nostro corpo avrebbe bisogno sempre di essere al massimo delle sue capacità di difesa).
Non sempre il tutto e subito è la miglior cura
Aspettare qualche giorno, prima di andare dallo specialsita (in caso di infezione all’occhio), può servire per permettere all’oculista di fare una diagnosi corretta e prescrivere il trattamento adeguato. In poche parole; non sempre correre alla prima apparizione di un’irritazione dallo specialista può essere positivo, meglio aspettare e capire se la situazione è in peggioramento o rimane stazionaria.
INOLTRE SE SI TRATTASSE DI UN’INFEZIONE IL CORTISONE POTREBBE CAUSARE SERI PROBLEMI
- batteri – funghi – virus – protozoi
potrebbero infiltrarsi nella cornea.
Un’infezione batterica si riconosce perché peggiora gravemente nell’arco di pochi giorni, ma un’infezione da funghi potrebbe necessitare di settimane, prima di rivelarsi.
In questi casi il cortisone sarebbe molto dannoso perché ritarderebbe la diagnosi corretta e quindi faciliterebbe la prolioferazione dell’agente patogeno con anche eventuali rischi di perforazione della cornea.
CHI SVILUPPA LE INFEZIONI PIU’ GRAVI ?
- i portatori di lenti a contatto
- chi ha avuto un trauma corneale con materiale infetto
- chi ha subito un intervento chirurgico agli occhi da pochissimi giorni e la ferita non è ancora ben rimarginata, come per esempio la cataratta
In caso di sospetto di infezione sarebbe utile un prelievo per un’analisi corretta dell’agente patogeno.
Chi non fa parte delle categorie nominate sopra, non rischia infezioni particolarmente gravi da danneggiare la capacità visiva, ma nessuno può essere escluso a priori.
Nel caso di una apparente congiuntivite trattata con cortisone, ma che si rivela poi essere una infezione alla cornea da virus Herpes simplex, il cortisone potrebbe causare danni seri alla cornea ed anche perforazione. E’ stimato che siano in molti i portatori sani di questo virus Herpes simplex, ma non possono saperlo.
I CORTISONICI DEVONO ESSERE USATI – MA SOLO QUANDO INDISPENSABILI
Per esempio:
- dopo interventi agli occhi
- per malattie infiammatorie come uveiti e scleriti
- dopo il trapianto di cornea per prevenire il possibile rigetto.
Rimane il saggio consiglio di non usare il cortisone come una panacea, come una volta si faceva con gli antibiotici che venivano dati al primo sintomo di influenza.
Attenzione anche all’uso del cortisono in dermatologia
Io stessa che sto scrivendo questo articolo ho subito le brutte conseguenze di due trattamenti cortisonici che hanno gravemente peggiorato la situazione:
- al mio bambino ancora lattante era stato prescritto del cortisone per delle semplici eruzioni che sono velocemente e gravemente peggiorate; fotunatamente un altro specialista ha subito sospeso la cura
- personalmente sono stata tratatta con pomate cortisoniche dopo una “ustione” sul viso, dovuta ad un forte sfregamento con l’asfalto per una brutta caduta dalla bici; ben tre pronti soccorso e una farmacista mi hanno curato con diverse pomate cortisoniche, mentre io trascorrevo tre notti infernali tra dolori lancinanti e le pomate che entravano anche nell’occhio; perché la ferita era vicina all’occhio – finalmente è intervenuto il mio medico di base che mi ha suggerito un impacco con le foglie di malva che avevo in gairdino e il dolore è sparito e la pelle ha cominciato a guarire – anche i pezzetti di asfalto nero che erano penetrati nella pelle e che la farmacista mi aveva detto di togliere con pinzetta e dolori fortissimi, si sono espulsi da soli con gli impacchi di foglie di malva !
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FOTO COPERTINA : ” Occhio ai cambiamenti ” 2010 particolare – carborundum e china – ” Grazia Seregni Copyright© All rights reserved – Qualsiasi riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta è vietata. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche
