UMBRIA E LE SUE ACQUE
La cascata artificiale più alta al mondo
Cascata delle Marmore
“Ad un’ora di viaggio da Assisi troviamo la Cascata delle Marmore. Si tratta di una cascata artificiale creata dagli antichi romani.
La sua altezza totale è di 165 m (541 piedi),ed è la cascata artificiale più alta al mondo. Delle sue 3 sezioni, quella superiore è la più alta, a 83 m (272 piedi).
Si trova a 7,7 km da Terni, capoluogo di provincia dell’Umbria.
La sua sorgente è un tratto delle acque del fiume Velino (il resto del fiume sfocia in una centrale idroelettrica), dopo aver attraversato il lago di Piediluco nei pressi della comunità delle Marmore. Si riversa nella vallata sottostante formata dal fiume Nera. Il suo flusso viene attivato e disattivato secondo un programma pubblicato, per soddisfare le esigenze dei turisti e della compagnia elettrica.
I turisti cercano di essere lì nel momento in cui i cancelli vengono aperti per vedere il potente scorrere dell’acqua.
La maggior parte delle volte l’acqua nei canali sopra le cascate viene deviata verso una centrale idroelettrica, quindi il flusso nelle cascate stesse viene fortemente ridotto. Il Lago di Piediluco, sopra le cascate, è utilizzato come invaso per la centrale elettrica”.
___________________
Architettura e acqua
La Centrale Idroelettrica di Galleto
“Di particolare interesse architettonico è la centrale di Galleto, realizzata nel 1929. La sua capacità è di circa 530 MW. Per controllare il funzionamento della centrale elettrica e per soddisfare i turisti, le cascate vengono attivate secondo un programma prestabilito, ottenendo un effetto spettacolare a pieno flusso. Prima suona l’allarme, poi si aprono i cancelli e in pochi minuti il ruscello si trasforma in un fiume a grandezza naturale che scorre nel vuoto sottostante. Normalmente, le cascate vengono accese tra le 12:00 e le 13:00 e di nuovo tra le 16:00 e le 17:00 tutti i giorni, con orari aggiuntivi nei giorni festivi. Per visitare le cascate e l’area circostante è richiesto un biglietto d’ingresso. Un sentiero lungo le cascate consente al visitatore di salire fino alla cima delle cascate. Lungo la strada, un tunnel conduce a un osservatorio proprio accanto alle cascate, dove è garantito che il visitatore si bagni. Un osservatorio più sicuro vicino alla sommità offre una visuale grandiosa delle cascate e della sottostante valle del Nera”.
ORVIETO – ITALIA DA VISITARE
“ Ad Orvieto abbiamo la Diga di Corbara, la Rupe di Orvieto, il Pozzo San Patrizio, le Opere di mitigazione delle piene del fiume Paglia. La diga si trova a Corbara, frazione di Orvieto (Tr) da cui prende il nome. E’ una struttura che blocca il corso del fiume Tevere a circa tre chilometri dalla confluenza con il fiume Paglia. Trovandola di fronte in tutta la sua magnificenza si rimane davvero colpiti dalle sue possenti e avveniristiche dimensioni, ma soprattutto dalla particolarità di questa diga balza subito all’occhio: una parte è in terra e una in cemento. La parte in terra è lunga 225 m. la parte in cemento 416 m. In totale, quindi, la sua corona raggiunge una lunghezza di 641 m.
Questa diga forma un grande lago, tra l’altro meta di molti pescatori per la sua eccezionale copertura ittica. Il lago di Corbara ha un’estensione di circa 10,5 chilometri quadrati e il suo invaso ha una capacità di 200 milioni di m3 L’invaso, gestito dalla ERG company, consente, con due unità da 62500 KVA installate nella centrale di Baschi (Tr), di produrre energia elettrica per circa 220 milioni di KWh all’anno. L’acqua del bacino raggiunge la centrale grazie ad una condotta lunga 4.500 m. Insieme alle zone circostanti, il lago fa parte del Parco Fluviale del Tevere, un’area naturale protetta dell’Umbria.
Orvieto, con il suo maestoso Duomo, sorge completamente su una rupe tufacea e domina la valle del fiume Paglia.
Abitata sin dal periodo preistorico, come testimoniano alcuni reperti rinvenuti, risalenti all’età del bronzo e del ferro, ebbe il suo splendore in epoca etrusca e poi in epoca romana e altomedievale.
Divenuto libero comune nel 1157, conobbe poi la sua grandezza arricchendosi di bellezze e simboli”.
Dunque Orvieto!
“Oggi nel simbolo della città c’è uno scudo diviso in quattro parti, sormontato da una corona. Ci sono simboli della città come il leone, l’aquila, la croce e l’oca. Ognuno di questi simboli rappresenta una parte della città e della sua storia o meglio: l’aquila nera con la corona d’oro si riferisce alla dominazione romana , la croce rossa alla fedeltà del comune ai guelfi, il leone su fondo rosso con un la spada in argento ricorda il leone fiorentino e l’oca con la zampa su una pietra invece si riferisce alle mitiche oche del Campidoglio.
Storicamente interessata da smottamenti, è stata oggetto di un’importante opera di consolidamento e regolazione delle acque a tutela del suo patrimonio archeologico, storico, artistico e paesaggistico.
Lo storico pozzo di San Patrizio è una struttura realizzata da Antonio da Sangallo il Giovane ad Orvieto, tra il 1527 e il 1537, per volere di Papa Clemente VII, di ritorno dal Sacco di Roma e desideroso di proteggersi in caso di assedio di la città in cui si era ritirato.
Progettato per fornire acqua in caso di calamità o assedio, i lavori del pozzo furono completati durante il pontificato di Paolo III Farnese (1534-1549).
L’accesso al pozzo, capolavoro di ingegneria, è garantito da due rampe elicoidali unidirezionali, completamente autonome e servite da due diverse porte, che permettevano il trasporto dell’acqua estratta con muli, senza intralciarsi e senza dover ricorrere al unica via che saliva al paese dal fondovalle. Il pozzo, profondo 54 metri, è stato realizzato scavando nel tufo dell’altopiano su cui sorge Orvieto, ha forma cilindrica a base circolare del diametro di 13 m.
I gradini sono 248, e le finestre che danno luce sono 70. Nella Valle del Paglia, vicino alla rupe di Orvieto, sono numerose le opere di mitigazione delle piene fluviali visitabili”
________
ASSISI
Assisi sarà centrale nello svolgimento del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua. Infatti qualora l’Italia dovesse essere assegnataria del più importante evento mondiale sulla risorsa acqua, Assisi ospiterà l’importante sessione che vedrà riunirsi i massimi rappresentanti delle religioni e Capi di Stato.
Con il Sacro Convento di Assisi la sessione che vedrà la presenza dei rappresentanti delle religioni di tutto il mondo
L’ Acquedotto preromano “Sanguinone”
L’acquedotto più antico della città di Assisi è il cosiddetto Sanguinone che ha origine nei pressi dell’abitato di Costa di Trex3 e che, dopo circa sei chilometri, entra nelle mura dividendosi in un ulteriore tratto denominato “ conduttore ”di Fratello Elias. Altri due acquedotti più recenti provengono dalla zona di Panzo e sono comunemente definiti Panzo sopra e Panzo sotto. Il Sanguinone è un acquedotto preromano che partendo dalla Costa di Trex, dopo circa 6 chilometri arriva nei pressi della città. L’opera è descritta in un libro dell’attuale sindaco di Assisi, ingegnere Stefania Proietti e docente universitario. L’acquedotto arrivava a monte della Basilica di S. Francesco per l’approvvigionamento idrico, per portare acqua alla fabbrica di mortai e anche per dissetare i pellegrini.
L’Umbria che ha dato i natali a San Francesco è nella programmazione stabilita nell’ambito del progetto di candidatura dell’Italia a sede del Decimo Forum Mondiale che è stato già depositato a Marsiglia.
___________
Umbria candidata a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua. Ci sono Assisi, Orvieto, la Cascata delle Marmore!
L’Italia verso il Decimo Forum Mondiale dell’Acqua 2024
Martini (Pres. Italy Water Forum 2024):
“L’Umbria è candidata a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua. Cascata delle Marmore, Orvieto, Assisi dove si svolgerà l’incontro tra le religioni di tutto il Mondo ed i Capi di Stato per un Forum Mondiale dell’Acqua diverso, innovativo!” ITALY WATER FORUM
“L’Umbria è candidata ad ospitare il Decimo Forum Mondiale dell’Acqua. L’Italia è nella short list delle candidature finaliste a sede del Decimo Forum che dovrà svolgersi nel 2024 ma ovviamente la decisione conclusiva verrà presa con ogni probabilità dopo l’Estate.
Il Decimo Forum Mondiale dell’Acqua 2024, qualora l’Italia dovesse essere sede dell’evento porterà più di 100.000 visitatori, capi di Stato, rappresentanti delle Religioni di tutto il Mondo nel nostro Paese per un Forum diverso, inclusivo e aperto anche alle posizioni del Contro – Forum e vedrà l’Umbria protagonista”. Lo ha affermato Endro Martini, Presidente di Italy Water Forum 2024.
“Sarà una sessione organizzata dal Sacro Convento che ha aderito alla candidatura ed è parte del Comitato Promotore – ha affermato Endro Martini, Presidente di Italy Water Forum 2024, Comitato Promotore della candidatura italiana – e proprio ad Assisi c’è
Ricordiamo che Enti e Associazioni possono candidare il loro progetto di adesione al Comitato Promotore trovando tutte le informazioni su www.italywaterforum.it
Il Nono Forum che, è stato rimandato di un anno a causa della pandemia, si svolgerà a Dakar nel Marzo del 2022.
“Italy Water Forum 2024” è il comitato promotore della candidatura dell’Italia a sede del X FORUM MONDIALE DELL’ACQUA:
Presidente il geologo, Endro Martini e ne fanno parte il Sacro Convento di Assisi, il Comune di Firenze, Comune di Assisi, Consiglio Nazionale dei Geologi, ISPRA, Protezione Civile Nazionale , Istituto Nazionale di Urbanistica, Comune di Ferrara, Associazione Nazionale delle Bonifiche e Irrigazioni, Rotary International Club di Ottaviano, Meteo Giuliacci, Skopìa srl, Cae srl, Agronomist World Academy Foundation, Iat srl , Water Right and Energy Foundation, Triumph Group International, Archeoclub d’Italia e Centro Studi Alta Scuola dell’Umbria, istituto specializzato nella manutenzione e valorizzazione dei centri storici e del quale fanno parte Regione Umbria, Comune di Orvieto, Comune di Assisi, Comune di Todi che è stato l’animatore di questo progetto.
