Associazione Carducci, Via Cavallotti 5, Como: ore 17
Possiamo tutti seguire questo concerto sul computer o telefonino:
https://www.youtube.com/channel/UCZ_IRki-bIJ_04oGy8cXOFA
… possiamo immaginare di quale gigantesco
approfondimento la musica è ancora capace nell’avvenire
… se essa ci porterà alla possibilità di sperimentare che
durante l’ascolto diventiamo del tutto diversi …
(Rudolf Steiner)
“ … mentre percepiamo il suono come tale, in realtà lo
riceviamo come risonanza, come elemento riflesso.
L’orecchio è in effetti l’organo che rimanda all’interno del
nostro organismo il suono che vive nell’aria, ma in modo
tale che l’elemento dell’aria venga separato; allora il
suono, mentre lo udiamo, vive nell’elemento eterico.
Dunque l’orecchio esiste proprio allo scopo di superare il
risuonare del suono nell’aria e di riflettere verso
l’interiorità umana la pura esperienza eterica del suono.
L’orecchio è un apparecchio riflettente per la sensazione
sonora. … “
(Rudolf Steiner)
J.S.Bach, Variazioni Goldberg BWV988
pianoforte Adriana Mascoli
tavole numeriche Enrica Mascoli
Auguri ad Adriana Mascoli che festeggia oggi i suoi 60 anni !
Le parole di Adriana Mascoli
Sono felice di festeggiare i miei 60 anni condividendo la
musica che mi ha accompagnato nell’ultimo decennio.
Avrei avuto piacere di condividere anche un bicchiere di vino, ma dobbiamo rispettare le norme anticovid … spero ci sarà occasione di farlo, magari a piccoli gruppi, durante l’estate.
Grazie a tutte le persone in sala
Grazie a chi è presente in spirito
Grazie a chi ascolta da casa
Grazie all’Associazione Carducci
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Qualche nota sulla musica che ascolteremo
L’architettura
Le Variazioni Goldberg si compongono di 32 brani: l’Aria, cioé il tema costruito su una linea di basso (il basso di Ruggiero ampliato), è seguita da 30 variazioni e al trentaduesimo posto c’è la ripetizione della stessa Aria iniziale.
L’Aria è costituita da 32 battute, 16 per la prima parte e 16 per la seconda.
I 32 brani sono organizzati in 16 + 16: la quindicesima variazione chiude la prima parte, infatti la variazione n.16 è indicata come Ouverture.
Le 30 variazioni sono organizzate in 10 terne. Ciascuna terna si
articola in brano imitativo (quasi sempre a carattere di danza),toccata e canone. La prima terna antepone la toccata al brano imitativo. Tutte le toccate, tranne la prima, richiedono l’uso di due tastiere, spesso presenti nei cembali: al pianoforte è necessario risolvere questioni tecniche di sovrapposizioni delle parti.
Il terzo brano di ciascuna terna, dunque ogni multiplo di 3, è un canone. La variazione 3 è un canone all’unisono, la 6 un canone alla seconda, la 9 un canone alla terza e così via. L’ultimo canone è la variazione 27, canone alla nona; nell’ultima terna, la decima, al posto del canone c’è un Quodlibet in cui alla linea del basso sono sovrapposte due melodie popolari: Ich bin so lang nicht bei dirg’west; ruck her ( Da lungo tempo non sto insieme a te; avvicinati di più a me); Kraut und Rüben haben vir vertrieben, hätt’mein’ Mutter Fleisch gekocht, so wär’ ich länger blieben (Cavoli e rape mi hanno scacciato. Se mia madre avesse fatto cuocere della carne sarei
rimasto più a lungo). Sembra quasi che alla fine di un viaggio verso mondi lontani Bach voglia riportarci al piacere della convivialità: il Quodlibet è infatti una pratica di improvvisazione su melodie popolari. Possiamo anche trovare nei testi allusioni all’assenza dell’Aria e un commento ironico alle variazioni.
Oltre alla costanza della linea di basso tra una variazione e l’altra ci sono sottili legami strutturali che creano fluidità nel passaggio da un brano all’altro e che si collocano nella grande architettura con simmetrie straordinarie.
Il simbolismo di Bach
I testi che indagano il simbolismo di Bach sono numerosi. Bach è culturalmente legato al passato e certamente eredita dalla cultura rinascimentale l’interesse per la numerologia e per la ghematria, arrivando anche a dipingere con la grafia musicale.
L’interpretazione dei numeri era una tappa obbligata nello studio della Bibbia e nella biblioteca di Bach era presente un testo di un teologo luterano in cui si afferma che ricorrere alla cabala non è contrario al volere di dio. Bach conosce il simbolismo dei numeri. È inoltre noto il suo legame col numero 14, la sua firma (B=2 + A=1 +
C=3 + H=8; 2+1+3+8=14).
Nell’impianto delle Variazioni Goldberg appare chiara un’attenzione particolare agli equilibri numerici. Anche le scelte metriche seguono un loro particolare tracciato. Le connessioni sono davvero tante ed é un piacere scoprirne sempre di nuove.
Mi è piaciuto indagare possibili legami con le energie planetarie, con gli arcani maggiori, con l’albero della vita… ma non é questo il momento per parlarne. Ciascuno potrà trovare le proprie risonanze seguendo la propria personale sensibilità.
La ricezione del valore dell’opera non é legata alla conoscenza della fitta trama di riferimenti simbolici, che tuttavia certamente agiscono a livello inconscio.
Tra i tanti percorsi possibili scelgo di evidenziare l’atmosfera unitaria di ciascuna terna, che trovo rispondere all’archetipo legato al numero che la identifica.
Con il prezioso aiuto delle tavole preparate da mia sorella Enrica sottolineo il legame tra le 3 variazioni di ciascun gruppo, dall’1 al 10. Di seguito indico accanto ad ogni terna alcune parole in libertà come spunti interpretativi e per l’ascolto.
Dopo anni in compagnia delle Goldberg sento di aver appena toccato la superficie: ci vorrà il compleanno dei 70 e anche quello degli 80
per … nuove esplorazioni
