Ultimi aggiornamenti di rilievo:
- Uno studio sul long Covid condotto in USA su oltre 70.000 sopravvissuti all’infezione evidenzia una sequela di conseguenze di natura respiratoria, neurocognitiva, cardiovascolare, metabolica, gastrointestinale, con aumento del consumo di farmaci antidolorifici, antidepressivi, ansiolitici. Le strategie dei sistemi sanitari nazionali dovranno tener presente questo quadro e sviluppare strategie multidisciplinari per fornire supporto a questi pazienti (pag. 27)
- L’ECDC ha aggiornato le proprie linee guida sulle misure di contenimento epidemiologico, che prevedono adesso per i vaccinati la possibilità di fare a meno del distanziamento e delle mascherine in presenza di altri vaccinati o di non vaccinati a basso rischio, di non essere sottoposti a test o quarantena quando viaggiano, di essere considerati contatti a basso rischio se hanno avuto contatti con un caso positivo confermato (pag. 38)
- Da uno studio realizzato allo Spallanzani su oltre 500 pazienti ricoverati emerge la correlazione tra la durata del periodo di diffusione del virus e la maggiore severità della malattia e, viceversa, tra la fine della diffusione ed il miglioramento delle condizioni cliniche (pag. 24)
- Nella seconda edizione del rapporto OMS sulla continuità dei servizi sanitari non sono segnalati significativi miglioramenti nella situazione rispetto alla prima edizione dell’estate 2020. In oltre il 90% delle Nazioni esaminate si segnalano interruzioni e difficoltà nell’erogazione dei servizi sanitari alla popolazione (pag. 53)
Salvatore Curiale
Science communicator
Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” – I.R.C.C.S.
Via Portuense 292 – 00149 Roma
