Ultimi aggiornamenti di rilievo:
- un gruppo di scienziati americani, in un editoriale su Lancet, sostiene che la trasmissione tramite aerosol è il principale veicolo di diffusione del virus Sars-CoV-2 (pag. 9)
- Da uno studio effettuato su circa 3.000 militari del corpo dei marines USA emerge che le persone che hanno già avuto l’infezione hanno un quinto delle probabilità di infettarsi nuovamente rispetto alle persone che non hanno mai avuto il contagio (pag. 19)
- Uno studio condotto in Califonia evidenzia che il rischio di contrarre forme severe di Covid-19 è sensibilmente più elevato nelle persone che non svolgono regolare attività fisica (pag. 26)
- Le probabilità di avere una trombosi venosa cerebrale a seguito del Covid-19 è dieci volte maggiore rispetto al rischio di averla a seguito della vaccinazione: è quanto emerge da una ricerca dell’Università di Oxford condotta su circa mezzo milione di casi positivi e su altrettanti vaccinati (pagg. 33-34)
- Uno studio pubblicato su Nature, al quale ha partecipato l’Università di Trieste, mette in evidenza il ruolo della proteina TMEM16 nel processo che porta alla formazione di pneumocisti ed al conseguente rischio di trombosi polmonari nei malati critici di Covid-19, ed individua nella Niclosamide, utilizzata da oltre mezzo secolo contro la tenia intestinale, un farmaco in grado di bloccare l’azione di questa proteina e nello stesso tempo di rallentare la replicazione del virus. (pag. 45)
- la Lilly ha chiesto alla Food and Drug Administration la revoca dell’autorizzazione per l’uso in emergenza dell’anticorpo monoclonale bamlanivimab negli Stati Uniti, concessa il 9 novembre 2020, ed ha specificato che per il momento non prevede di fare la stessa richiesta nelle altre nazioni in cui il farmaco è stato autorizzato (pag. 50)
Aggiornamenti dei giorni scorsi:
- Una ricerca effettuata in Cina sui sieri di persone vaccinate con i vaccini Sinopharm (virus inattivato) e Anhui Zhifei (proteine ricombinanti) evidenzia che questi vaccini mantengono capacità di neutralizzazione anche contro la variante B.1.351 (pag. 9)
- Una ulteriore conferma dell’assenza di trasmissione del virus dalla madre al figlio durante la gravidanza o al parto viene da uno studio realizzato in Israele su 55 bambini nati da madri positive tra il 5 marzo e il 31 maggio 2020, separati alla nascita dalle madri e nutriti con il latte materno raccolto col tiralatte. Nessuno dei neonati è risultato positivo né alla nascita, né 48 ore dopo, né dopo il ricongiungimento con le madri e il ritorno a casa (pag. 11)
- Una ricerca realizzata in Canada supporta la tesi che i bambini siano mediamente meno infettivi delle persone adulte. L’analisi dei tamponi ha infatti evidenziato una carica virale media sensibilmente più bassa, e solo nel 21% dei campioni pediatrici il virus si è replicato nelle colture cellulari, contro il 44% dei campioni delle persone adulte (pag. 13)
- Uno studio realizzato dal laboratorio di virologia dello Spallanzani evidenzia che nei pazienti che hanno superato l’infezione gli anticorpi neutralizzanti contro il virus Sars-CoV-2 sono presenti in misura consistente anche a 11 mesi dall’infezione (pagg. 19-20)
- Una ricerca pubblicata sulla rivista Cell fornisce un quadro completo dell’interazione del sistema immunitario innato umano con il SARS-CoV-2 e conferma che la variabilità delle componenti del sistema immunitario innato umano è una delle determinanti principali dell’estrema variabilità degli esiti clinici della malattia Covid-19 (pag. 27)
- Pubblicato in pre-print lo studio sulla fase 1 del vaccino Reithera, che evidenziano en elevato grado di sicurezza ed immunogenicità del candidato vaccino e supportano il prosieguo della sperimentazione (pag. 30)
- FDA e CDC hanno raccomandato la sospensione precauzionale dell’uso del vaccino Johnson & Johnson a seguito di sei casi di trombosi del seno venoso cerebrale, associata a bassi livelli di piastrine (trombocitopenia) verificatisi dopo l’inoculazione del vaccino in sei donne di età compresa tra i 18 e i 48 anni (pag. 33)
- Uno studio realizzato in Israele su campioni di latte materno di donne vaccinate ha evidenziato la presenza nel latte di elevati livelli di anticorpi IgA e IgG contro la proteina S del Sars-CoV-2 (pag. 36)
- Regeneron ha comunicato i risultati di uno studio realizzato utilizzando il proprio cocktail di anticorpi monoclonali, somministrato con iniezione sottocutanea, su persone ad alto rischio di contrarre il virus perché contatti stretti di casi positivi, che ha evidenziato una protezione superiore al 70%, nonché un più rapido recupero ed una minore durata dei sintomi per le persone che hanno contratto l’infezione (pag. 48)
- Forte incremento dei casi positivi in Iran, che ha indotto il governo a mettere in lockdown 23 province su 31 ed a vietare gli assembramenti religiosi nel mese del Ramadan appena iniziato (pag. 56)
Salvatore Curiale
Science communicator
Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” – I.R.C.C.S.
Via Portuense 292 – 00149 Roma
