Il lavoro rappresenta una grande maschera di cui i tergicristalli rappresentano le ali e le matite le piume.
Arte africana “classica” – ancora oggi un riferimento per l’arte internazionale ?
Non più primitivismo come arte africana, ma nuova contemporaneità come un rinascimento celebrato nel bellissimo Musée du quai Branly a due passi dalla Torre Eiffel
EX AFRICA – Africa reborn
Sino al 27 giugno – Parigi
150 opere tutte realizzate negli ultimi decenni, dalle installazioni alla fotografia. 35 gli artisti di varie generazioni e francesi di origini africane.
Le maschere e le statue feticcio sono reinterpretate in chiave contemporanea con una fantasia che sbalordisce.
Non mancano le interpretazioni ironiche e/o socialmente impegnative.
L’arte africana era chiamata “primitiva” ed aveva tanto influenzato Picasso; che teneva le statue tribali nel suo studio e si ispirò a loro per arrivare al cubismo. Poi l’arte africana ha spiccato il volo.
Ma è ancora oggi motivo di ispirazione ?
Questa è la domanda che questa mostra si vuole porre.
La prospettiva di questa mostra non è la medesima di quella del 1984 ” Primitivism “ al MOMA di N.Y.. In quella mostra gli artefatti africani erano mostrati con il ruolo di esotici modelli per le avanguardie Occidentali.
Questa nuova mostra a Parigi: EX AFRICA – Africa reborn, si collega piuttosto alla straordinaria mostra Les magiciens de la Terre.
La mostra Les magiciens de la Terre del 1989 cambiò la percezione dell’arte africana in Occidente e nel mondo.
