L’acqua radioattiva verrà prima trattata, ma continuerà a contenere il trizio, un isotopo radioattivo dell’idrogeno; sarà quindi ancora radioattiva quando toccherà le acque dell’oceano.
Se qualcuno ha dimenticato il dramma ecologico di Fukushima è bene ricordare che si tratta di un pericolo ancora non risolto.
Oggi, siamo a 10 anni esatti dalla catastrofe del marzo 2011; quando un terremoto distrusse una parte dell’impianto nucleare.
Vi fu un terremoto di magnitudo 9 con un successivo tsunami, che provocò il surriscaldamento del combustibile nucleare. A questo segurono: la fusione del nocciolo all’interno dei reattori e le esplosioni di idrogeno e le emissioni di radiazioni. Prova tangibile che nessun reattore nucleare può definirsi sicuro contro la forza delal natura.
Il governo oggi giapponese ha deciso:
- non è più possibile trattenere ancora, negli oltre 1.000 contenitori, l’enorme massa di acqua contaminata; proveniente dal reattore di Fukushima ancora non completamente fermato.
Lo sversamento è previsto tra due anni, ma questo non cambia la portata della notizia.
Il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, aveva assicurato che il rilascio dell’acqua nell’Oceano Pacifico sarebbe in linea con gli standard internazionali dell’industria nucleare; sicuramente approvati da loro stessi.
___________
COPERTINA – ” L’isola nell’inquinamento ” 2010 – stampa a mano da matrice in metallo con uso di acido e china -Grazia Seregni Copyright© All rights reserved – Qualsiasi riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta è vietata. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.
