La Danimarca si interroga sulla nostra salute e sul buon cibo
Il cibo biologico e il pensiero biologico sono un nuovo inizio?
Il movimento futuristico Bio è la scelta migliore o è solo l’unica scelta possibile?
Dal CPH al nord-ovest dello Jutland e all’isola di Bornholm, Emilie Qvist Kjaergaard, Nicolaj Norregaard e René Redzepi condividono le loro intuizioni sul futuro della cultura biologica e della creazione culinaria, lavorando mano nella mano.
In Danimarca i migliori chef offrono la loro versione; verificate di persona
René Redzepi , promotore del Nordic Food Manifesto, è a capo del famoso ristorante NOMA dal 2003, che è stato nominato 4 volte il miglior ristorante del mondo.
Ben oltre l’impatto di sole due stelle Michelin e la miriade di premi e riconoscimenti ricevuti sulla scena mondiale, NOMA ha imposto una visione progressiva della cucina, sempre più vegetale, prettamente territoriale, svincolata dai rigidi codici dell’alta cucina offrendo un cucina raffinata d’avanguardia, con menù variabili in linea con le stagioni. NOMA ha portato all’attenzione internazionale la più approfondita ricerca sui processi fermentativi. È un ristorante unico al mondo, un laboratorio collettivo di talenti.
Emilie Qvist Kjærgaard , young chef (apprendista), ma lei è quello di inquieta per aspettare gli esami finali, così ora si sta aprendo il proprio posto;). È cresciuta in una fattoria biologica e ha visto quanto lavoro e quanto potere ci vogliono per coltivare i prodotti che mangiamo ogni giorno.
Quello che vuole fare come chef è supportare, interagire e trasmettere buoni prodotti per il consumatore. Vuole ridurre la distanza tra la fattoria e il piatto.
Ha trascorso 8 mesi a New York al Blue Hill at Stone Barns e in altri posti a Copenhagen e in Danimarca. Ma lei ama la periferia e la natura selvaggia, ed è per questo che sta aprendo un ristorante “in mezzo al nulla”, ma è qui che stanno i prodotti! Quindi è lì che vuole essere.
Nicolaj Norregaard, chef di Bornholm che nel 2007 ha aperto un ristorante in una baracca immersa tra le dune sull’idilliaca spiaggia di Dueodde. Kadeau avrebbe dato il via alla rivoluzione gastronomica di Bornholm, con il suo menu di prodotti stagionali di provenienza locale che mostrava i migliori ingredienti dell’isola.
