Quando gli interessi della salute pubblica interferiscono con l’economia e le celebrazioni religiose pasquali
Aumento dei contagi quasi ovunque; è quello che prospetta l’Unione Europea per le prossime settimane
Intanto le vaccinazioni languono in tutta Europa, problemi ovunque dal Portogallo alla stessa normalmente organizzatissima Germania.
L’Europa sta vivendo una nuova pericolosa ondata di contagi da Covid, a causa delle nuove varianti potentemente più contagiose.
La prova sono le restrizioni per i viaggi all’estero, e non solo, che i paesi europei stanno studiando; comprese anche quelle nazioni come l’Austria, notoriamente contrarie alle chiusure forzate.
La Merkel, anche per il suo passato di scienziata, ha tentato di imporre il lockdown; l’unico mezzo, oltre ai vaccini, che conosciamo per limitare sia i danni delle morti da Covid, sia che le varianti del virus aumentino e superino la resistenza dei vaccini dei quali disponiamo al momento.
Tentativo fallito, tanto che è stata costretta a chiedere scusa davanti alle conseguenze delle sue decisioni; anche la chiesa si è ribellata contro la chiusura delle chiese a Pasqua.
Per combattere il virus servono interventi anticipatori dei picchi di contagi e questo appare difficile da capire per chiunque non abbia una mentalità matematico/scientifica, oppure pensi solo ai propri interessi economici; soprattutto a breve termine per i piccoli commercianti (alcuni sono disperati economicamente, ma poi quando si ammalano gravemente loro stessi, riconoscono che la salute è la cosa più importante; lo ha fatto un commerciante italiano intervistato in TV).
L’alta finanza, ovviamente, persegue i suoi scopi senza lasciarsi distrarre né impietosire dalle conseguenze del virus.
