I disservizi lombardi per prenotare le vaccinazioni sono innegabili
Lo riconsoce sul Corriere della Sera di oggi (7.3.21 pag.3 allegato Corriere di Como) anche Alessandro Fermi; Presidente del Consiglio regione Lombardia.
I fatti: appuntamenti cofermati e annullati poche ore prima, convocazioni al mattino per il pomeriggio del medesimo giorno e pure inviate solo via sms, luoghi di vaccinazione per anziani molto lontani dall’abitazione, anziani in coda per ore; anche se in auto.
Ore e ore tarscorse sul portale regionale per tentare di iscrivere i propri cari anziani.
Gli anziani hanno vissuto attaccati al telefono in attesa di un sms che erano poi messaggi poco chiari; inconprensibili e per nulla rassicuranti.
Che altro aspettarsi da questa Regione campione di eccellenze nella sanità ?
Di chi la colpa ? Certamente di chi ha tagliato i fondi alla sanità pubblica, non importa di quale colore politico sia.
Ora pare abbiano trovato la soluzione affidandosi al sistema delle Poste Italiane e all’esercito.
Noi cittadini aspettiamo solo efficienza, non ci interessa il colore politico, vogliamo che questa benedetta macchina vaccinale si metta in moto.
Non accettiamo la scusa che non ci sono vaccini; ne hanno ben più di 2.000 che tengono nei frigoriferi senza vaccinare.
Ora pare che la macchina si stia mettendo in moto (ci sono stati mesi per prepararsi; alcuni stati sono pronti da settembre 2020); continuiamo a sperare in quella genialità italiana che salta fuori sempre nei momenti più disperati.
Non ci resta che sperare nell’organizzazione statale e non regionale.
Vaccino Sputnik; pare verrà riconsociuto come valido anche in Europa e Italia.
A noi resta solo un dubbio, forse eccessivo:
- Putin non si è vaccinato con lo Sputnik
- perché in Russia non è stato distribuito in grandi quantità – solo il 2,7% dei 146 milioni di cittadini russi è stato vaccinato, ma forse è solo una diffidenza politica verso lo stato russo
- a Mosca, il vaccino non manca, ma al momento risultano essere vaccinati solo il 4,7% di cittadini
- in Russia ci sarebbe poca disponibilità di vaccino e sono pochi i cittadini che vogliono farselo somministrare, ma si vogliono esportare le fiale lo ha detto l’epidemiologo Valerij Vlasov a un quotidiano italiano (Il Fatto)
- Orban, grande amico di Putin, si è procurato il vaccino cinese anche per la sua Ungheria: “Sappiamo che il vaccino russo è buono ma non ce n’è abbastanza“.
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Copertina – ” Aiuto stiamo morendo ” 2010 – stampa a mano – tecnica carborundum e china – particolare – Grazia Seregni Copyright© All rights reserved – Qualsiasi riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta è vietata. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.
