Il parco dei Virunga è una polveriera e una meta per turisti che vogliono incontrare il gorilla di montagna
Il Virunga ospita anche importanti popolazioni di elefanti, ippopotami, okapi, scimpanzé ed è contemporaneamente covo di numerosi gruppi armati
L‘ambasciatore italiano Attanasio è stato ucciso in una zona non lontana dal parco Virunga.
Il precedente ambasciatore aveva una scorta di 4 persone, ad Attanasio questo è stato negato dallo Stato Italiano; aveva anche richiesto un automezzo blindato.
UNA ZONA PERICOLOSA
Dal 1994 ad oggi, sono circa 200 i rangers rimasti uccisi nel tentativo di difendere il parco dagli attacchi dei bracconieri e dei vari gruppi di guerriglieri che, per sfamarsi, non esitano a uccidere anche i gorilla.
Ogni anno oltre 3000 turisti raggiungono il parco per ammirare da vicino il gorilla di montagna nel suo ambiente naturale.
L’ultimo tratto nella foresta è a piedi e non è detto che si riesca a vedere i gorilla, ma questi turisti pagano una bella cifra e sopportano un faticosissimo camminamento, in salita, all’interno dell’umida e calda foresta vergine per vedere l’animale più simile all’uomo.
Il parco è gestito dall’Institut Congolais pour la Conservation de la Nature (ICCN) ed è considerato patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1979.
Il parco si estende per 7.800 km² sui monti Virunga, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo sino alle coste occidentali del lago Eduardo. Confina anche con il parco nazionale dei Vulcani del Ruanda e con il parco nazionale dei Monti Rwenzori in Uganda.
Nel parco si incontrano: la foresta tropicale, la tipica savana africana, e un misto di savana e foreste.
Secondo i locali, intervistati da inviati del Corriere della Sera, non sapremo mai chi ha ucciso il nostro ambasciatore. I gruppi armati della zona sono numerosi e il rapimento, anche di grandi gruppi di persone, è all’ordine del giorno.
Si tratta di milizie che vivono di rapine, difficilmente toccano persone altolocate, ma se vengono informate che sono senza scorta armata (in nostro ambasciatore aveva solo il carabiniere; che è stato ucciso con lui) per loro è come un incito a nozze.
Infatti, non a caso, la moglie dell’ambasciatore accusa persone vicine alla famiglia che avrebbero fatto la spia sugli spostamenti dell’ambasciatore.
La sua morte è possibilmente imputabile alla sfortuna dell’intervento delle guardie armate del Parco. Le guardie del parco sono abituate a sparare contro i bracconieri, non hanno nessun addestramento o cultura per difendere persone disarmate.
Così, forse, è avvenuta l’uccisione di colui che doveva essere solo sequestrato per ottenere dei soldi.
Dall’autopsia risulta credibile che il carabiniere sia stato colpito mentre tentava di difendere l’ambasciatore.
Il Congo è un paese ricchissimo, dai diamanti a tanti altri minerali preziosi, la sua gente è invece ridotta ad una povertà sotto ogni nostra immaginazione. Tutto iniziò quando il re del Belgio ridusse quella popolazione in catene, nella lontana epoca del colonialismo; da allora per quelle popolazioni la quotidianità è solo un inferno sulla terra.
