Vi trasmetto in allegato il documento della direzione scientifica dell’INMI.
Ultimi aggiornamenti di rilievo:
Un preprint della London School of Hygiene and Tropical Medicine stima che la variante inglese abbia una letalità maggiore del 35% rispetto al ceppo originario del virus (pag. 4)
Uno studio dell’Università di Oxford dimostra l’efficacia del vaccino AstraZeneca contro la variante virale B.1.1.7 (C.d. “inglese”) (pag. 5)
Una ricerca sull’epidemia scoppiata a gennaio 2020 sulla nave da crociera Diamond Princess è giunta alla conclusione che più del 50% dei circa 770 contagi avvenuti a bordo fu causato dalla trasmissione tramite aerosol (pag. 7)
Nicaragua e Messico approvato l’utilizzo in emergenza del vaccino Sputnik V (pag. 19)
Swissmedic, l’Ente regolatorio svizzero, ha negato l’omologazione all’utilizzo del vaccino AstraZeneca, ritenendo insufficienti i dati finora disponibili sulla sicurezza, sull’efficacia e sulla qualità (pag. 19)
Da una ricerca effettuata a gennaio dall’Imperial College di Londra emerge che la fiducia nel vaccino è in crescita in tutto il mondo. In Italia oltre l’80% dei partecipanti al sondaggio ha fiducia nel vaccino e lo ritiene utile per la propria salute (pag. 25)
L’Agenzia Europea del farmaco EMA ha comunicato di aver avviato la revisione dei dati scientifici riguardanti i cocktail di anticorpi monoclonali prodotti da Regeneron e Eli Lilly (pag. 35)
Cordiali saluti,
Salvatore Curiale
Science Communicator
Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” – I.R.C.C.S.
Via Portuense 292 – 00149 Roma
