Vi trasmetto in allegato il documento della direzione scientifica dell’INMI.
Ultimi aggiornamenti di rilievo:
Pubblicato un preprint sull’efficacia dell’utilizzo del vaccino AstraZeneca con una sola dose e con una distanza di tre mesi tra prima e seconda dose (pag. 20)
Una ricerca realizzata in Cina evidenzia la limitata efficacia degli anticorpi monoclonali ricavati dal ceppo originario del virus nei confronti delle varianti inglese e sudafricana (pag. 5)
Una ricerca effettuata in Catalogna ha messo in evidenza una correlazione diretta tra la carica virale dei casi indice e il rischio di trasmissione, nonché con la percentuale di casi sintomatici tra i contagiati (pag. 6)
Uno studio condotto in Catalogna su circa 200 pazienti che avevano superato l’infezione dimostra il persistere di anticorpi neutralizzanti oltre sei mesi dopo l’infezione, con titoli più elevati nei pazienti che hanno avuto l’infezione in forma più severa. (pag. 12)
Da una ricerca realizzata al Mount Sinai hospital di New York emerge che coloro che hanno avuto l’infezione naturale dopo la prima dose di vaccino a mRNA hanno un livello di anticorpi superiore rispetto a quello delle persone non precedentemente infettate ma che hanno ricevuto due dosi di vaccino. (pag. 12)
Perù e Nuova Zelanda approvano l’utilizzo del vaccino Pfizer/BioNTech (pag. 19)
Tunisia, Armenia approvano l’utilizzo del vaccino Sputnik (pag. 19)
Singapore approva l’utilizzo del vaccino Moderna (pag. 19)
Il Messico approva l’utilizzo del vaccino AstraZeneca (pag. 19)
Pubblicati i risultati ad interim della fase 3 del vaccino russo Sputnik V, che evidenziano una efficacia del 91,6% e una buona tollerabilità (pag. 21)
In Giappone prolungato dal 7 febbraio al 5 marzo lo stato di emergenza in dieci prefetture, comprese le città di Tokyo, Kyoto e Osaka (pagg. 45-46)
Cordiali saluti,
Salvatore Curiale
Science Communicator
Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” – I.R.C.C.S.
Via Portuense 292 – 00149 Roma
