Casi sindrome Kawasaki tra bambini pazienti sono quadruplicati
all’Ospedale Buzzi di Milano
” Li abbiamo salvati tutti “, ma la sindrome richiede un approfondimento.
Dopo il Covid, sono finiti in rianimazione a causa di una complicazione chiamata ” sindrome di Kawasaki “.
Rispetto a primavera, all’Ospedale Buzzi, i casi sono quadruplicati.
I Piccoli non sono più positivi, ma a tre settimane dall’infezione sono ricoverati in rianimazione per una sindrome infiammatoria multisistemica che si può presentare nel quadro neurologico, cardiologico o nell’apparato gastrointestinale.
Anche nell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, era stata notata questa complicanza post Covid.
Nei bambini il decorso del Covid è meno grave che negli adulti, ma alcuni di loro possono poi sviluppare la malattia di Kawasaki; un problema molto serio.
A settembre tra i 3.000 ragazzi che hanno fatto lo screening, sono risultati positivi al Covid solo il 3%, ora dopo Natale il 13 %; un bel balzo negativo che deve spingere al rispetto delle regole più rigide. Vuol dire che il virus Covid-19 circola molto anche tra bambini e adolescenti che non sono affatto immuni da contagio.
Ne avevamo già scritto nel maggio 2020:
Covid19 – bambini si infettano è sbagliato sostenere il contrario
