Dal libro ” Importanza di vivere ” di Lin Yutang; un distillato di filosofia che ha 3.000 anni di vita e – forse – tanto da insegnare a noi moderni sempre stressati e di fretta
Potreste non condividere questa opinione sul viaggiare (molto di quello che vi si afferma, va letto come metafora), ma sarebbe un peccato non dedicare qualche minuto a questo genere di riflessione; anche per cercare di capire come il mondo possa essere guardato da tanti punti di vista, e il nostro non è detto che sia il migliore.
Dal capitolo ” Il piacere di viaggiare ”
” Viaggiare era una volta un piacere; oggi è diventato un’industria.
… Viaggaire per accrescere le proprie cognizioni … Ho i miei massimi dubbi che il proprio spirito possa esser coltivato così a buon mercato. …
…Guide turistiche, la specie più insopportabile di scocciatori che si possa immaginare. … la vostra attenzione richiamata sul fatto che Tizio è nato il 23 aprile 1792 e morto il 2 dicembre 1853 … date di nascita e morte, nome della moglie … [ dati che si accavallano con quelli della visita precedente e che poco rimane nella memoria di queste informazioni … da viaggio di gruppo].
Il secondo modo falso di viaggiare è viaggiare a fine di conversazione; cioè per poterne parlare al ritorno.
… il vero motivo del viaggiare dovrebbe essere sperdersi e rendersi incognito. Più precisamente viaggiare per dimenticarsi [non sentirsi addosso quella responsabilità che la professione impone, che le convenzioni impongono, ma provare a sentirsi un mortale tra i mortali, non avere l’obbligo di essere alla moda sempre perfette/i, di truccarsi per le donne …].
Viaggiare per scoprire se stessi. …
Il viaggiatore autentico è sempre un vagabondo, con le gioie le tentazioni, il senso di avventura di un vagabondo. O viaggiare è vagabondaggio o non è viaggiare [da non confondersi con viaggiare come esseri senza dignità, ma come persone che cercano e hanno il tempo di soffermarsi su quello che li colpisce senza un programma rigido].
...viaggiare abbandonato ai propri mezzi … tornerà a casa con meno dipendenze da rammolito.
L’essenza del viaggiare consiste nel non avere doveri, né ore fisse, né posta, né vicini curiosi, Né brighe di ricevimenti, né destinazione.
...osservare la gente, i suoi costumi …beneficio perduto per queli viaggiatori in autobus da turismo che stanno in albergo, conversano con viaggiatori della stessa nazionalità … punto di onore mangiare dove mangiano i connazionali in viaggio … senza tempo e agio per entrare nello spirito [della gente del posto].
Lo spirito di vagabondaggio, permette alla gente in vacanza di accostarsi un po’ alla natura.
Molti viaggiatori che vedono delle cose, non vedono realmente nulla, e molti che non vedono nulla, vedono una gran quantità di cose.
Il viaggiatore deve portare con sé ” un talento speciale nel petto e una visione speciale sotto le ciglia “… che abbia cuore che senta e occhi che vedano.
Coloro che insistono a visitare spelonche e sacrari, hanno lasciato molte cose non visitate; … quelli che non riescono a vedere il mistero e la gradezza di una sola siepe, o di un cane, hanno visto soltano ciò che non è grande e non è misterioso.
