In attesa della risposta del tampone cosa fare ?
Come curarsi – come farlo a casa ?
Così si previene l’azione infiamamtoria del Covid-19
Raccomandazioni dal documento in fase di pubblicazione sulla rivista Clinical e Medical Investigation, firmato anche da * Norberto Perico, Monica Cortinovis e dal prof. Fredy Suter per 12 anni primario malattie infettive all’Opedale di Bergamo.
Documento di Giuseppe Remuzzi ( direttore Istituto Mario Negri – primario nefrologia all’Ospedale di Bergamo per quasi 20 anni ) e altri tre medici *.
Consigli basati su esperienze con quattrocento pazienti
Premesso che è indispensabile il contatto con il medico di base, ecco cosa si suggerisce nel documento sopra menzionato:
consigli validi per i 5/7 giorni di attesa del risultato del tampone
- intervenire vuol dire evitare che questi giorni diventino il ponte tra una infiammazione alle alte vie respiratorie e una possibile polmonite interstiziale
- sintomi: tosse 67% – febbre 43% – stanchezza – mal di testa – mal di gola – nausea – vomito – diarrea
- prevenire la reazione infiammatoria: no alla Tachipirina (paracetamolo), si all’Aspirina e Aulin (mai insieme, o uno o l’altro) perché inibiscono l’enzima che scatena le infiammazioni, il cortisone solo dopo consiglio medico e in casi ben precisi
- esami: prelievo del sangue a domicilio per controllare un eventuale rialzo degli indici di infiammazione / altri parametri da tenere sotto controllo: coagulazione e funzione renale ed altri secondo i casi
- aggravamenti della situazione suggeriranno al medico di intervenire con cortisonici ed eparina
- l’antibitico è riservato solo ai soggetti più fragili e in certe condizioni è prevista anche la somministrazione di ossigeno.
