Stati Uniti d’ America e un voto che ci ha svelato il peggio dell’ America
Democrazia è il rispetto degli altri
Gli Stati Uniti sono stati un paese al quale ha guardato una grande parte del mondo come invidiabile democrazia, ma le cose sono molto cambiate negli ultimi trent’anni.
Per capire cosa accade ora in America, sarebbe utile rileggere la storia del Ku-Klux Klan e della Guerra Civile. C’è una grande fetta americana, quella della provincia più profonda, non certo dotata di grande capacità di giudizio astratto, alla quale Trump ha saputo ben parlare.
Trump, uomo rude che non dà certo importanza alla cultura e allo studio della storia, era l’uomo ideale per parlare ad un pubblico per il quale tutto deve essere bianco o nero. Un pubblico totalmente incapace di comprendere ogni atto di diplomazia e mediazione.
Il risultato è stata una forte e continua sollecitazione verso gli istinti peggiori dell’ America più profonda; che si emoziona davanti alla forza bruta, non teme la violenza verbale o delle armi, anzi si eccita.
Ormai questo modo di vedere la politica è stato ben coltivato negli ultimi anni e il peggio è che, chiunque vinca, non potrà mai concellare con un colpo di spugna questa anima violenta e brutale dell’America dei disoccupati o mal pagati, poco capiti dai democratici che rifiutano la violenza e hanno sempre dato per scontata la legalità.
Certamente i democratrici hanno delle colpe precise per questa situazione. Il benessere allontana le classi alte/medio alte dal comprendere le problematiche e le violenze di una classe bassa che è stata sempre più schiaccita verso il baratro della povertà e della violenza.
Una problematica che dovrebbe attenzionare anche gli europei e gli italiani in particolare; perché ogni cambiamento, nell’ultima parte della storia, è arrivato da oltre oceano.
