Attacco in varie zone in una Vienna affollata di persone alla vigilia del lockdown
Quattro morti e 22 feriti
Ucciso il terrorista con genitori macedoni, ma nato e cresciuto a Vienna, ; simpatizzante dell’Isis; già condannato perché aveva tentato di spostarsi in Siria.
Secondo l’avvocato che lo difende: ” Veniva da una famiglia perfettamente normale, purtroppo ha incontrato gli amici sbagliati “.
L’Isis ha rivendicato l’attacco:
l’attentatore si chiamava Abu Dujana al-Albani; ha effettuato l’attacco con pistole e coltelli come “soldato del califfato”.
Lo scopo era quello di uccidere il più possibile; per fortuna c’è stato un intervento tempestivo delle forze dell’ordine.
14 persone sono state poste in stato di fermo. Anche in Svizzera ci sono degli arresti correlati a questo episodio: arrestati due giovani, sono cittadini svizzeri, di 18 e 24 anni. L’operazione è avvenuta a Winterthur, vicino a Zurigo.
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz: ” Noi dobbiamo essere coscienti che non c’è una battaglia fra cristiani e musulmani, o fra l’Austria e i migranti. No. Questa è una lotta fra le molte persone che credono nella pace e alcuni che auspicano la guerra “.
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Le altre notizie alle ore 7 del 3 novembre:
La dinamica assomiglia a quella usata nella notte del Bataclan di Parigi, il 13 novembre di 5 anni fa.
Il ministro dell’Interno austriaco ha detto che il terrorista ucciso era un simpatizzante dell’Isis.
Tutto è iniziato vicino alla Sinagoga nella Seitenstettengasse, nel centro di Vienna.
Non si sa se l’obiettivo primario dell’attacco fosse il luogo di culto ebraico.
Verso le 20 i primi spari, un’esplosione.
Il ministro dell’Interno, Karl Nehammer, non ha ancora confermato la cattura di uno o più assalitori.
La polizia ha spiegato che il commando ha sparato in 6 luoghi diversi della città.
