Nizza: attacco alla cattedrale di Notre-Dame
3 morti
Era passato dall’Italia; arrivato con i barconi in Sicilia, l’attentatore. Ufficialmente espulso, ma evidentemente le nostre espulsioni non servono a nulla.
Nizza aveva già subito un gravissimo attacco terroristico il 14 luglio 2016;vi morirono più di 80 persone.
L’assalitore si chiamerebbe ‘Brahim’ e si è espresso in arabo con la polizia; che lo ha neutralizzato. In ospedale ha precisato di aver agito da solo.
L’attentatore, non sarebbe stato segnalato nelle liste di potenziali sospetti della polizia francese.
Il terrorista, ha continuato a urlare “Allah Akbar” mentre i lo stavano portando in ospedale.
Le vittime dell’attentato sono due donne e un uomo, la prima dopo un tentativo di decapitazione, la seconda il sacrestano della chiesa con pugnalate ripetute. Una terza vittima, una donna, è fuggita in un bar vicino ma è morta poco dopo per le conseguenze delle ferite.
L’odio dilaga e l’odio è sempre un brutto segno; il contrario della convivenza civile, un primo passo per giustificare le guerre di religione o no.
Il cittadino più influenzabile nei momenti di crisi, si attacca con ogni forza alla sua religione, al suo credo, arrivando ad uccidere per difendere il suo credo. Non dovremmo mai dimenticare che le grandi culture nacquero e sopravvissero nella tolleranza, reciproca, di altri usi costumi e religioni (vedi Bagdad, la Persia, i Mongoli, l’Impero Romano).
Oggi, in contemporanea ai fatti della cattedarle di Nizza: attacchi anche a Digione e a Gedda; accoltellata una guardia del consolato francese a Gedda e a Digione sventato attacco alla sede della polizia.
Un attacco terroristico in un momento di grave tensione per la pandemia è il segno di una grave radicalizzazione e del setimento di estraneità alla società dove il terrorista vive; in questo caso la Francia, che sta combattendo contro il virus in lockdown.
Già dieci giorni fa nella banlieue di Parigi fu decapitato il professore Samuel Paty e un’altro fatto simile era avvenuto sull’onda delle proteste per la ripubblicazione delle caricature di Charlie Hebdo.
C’è una battaglia in atto tra Francia e Turchia, per motivi di territorio / commerciali. Ricordiamo che Macron ha ribadito il diritto a produrre vignette satiriche in nome della democrazia liberale; causando una dura risposta da parte del presidente della Turchia Erdogan.
Erdogan ha detto uffcialmente pochi giorni fa: “Macron rivuole le Crociate” “Macron ha problemi mentali” – “L’Europa sta ritornando alla barbarie. Vediamo che l’odio per l’islam, i musulmani e il profeta si diffonde come un cancro tra i politici europei” . Questi toni, a ragione o no, sono pericolosi per l’odio che creano e per la facilità di diffusione.
Chi condanna i fatti ufficialmente e chi fomenta l’odio
Il Papa: il terrorismo e la violenza non possono mai essere accettati.
Il Consiglio francese del culto musulmano condanna “con forza l’attentato terroristico” di Nizza.
Si legge su Twitter, l’invito a tutti i “musulmani di Francia ad annullare tutte le festività della festa del Malwid”. Anche la Turchia condanna ufficialmente “con forza” l’attentato a Nizza.
Ahmed Al Tayyib, il Grande Imam di Al-Azhar, il più influente centro teologico e universitario dell’islam sunnita, ha condannato l’attacco di Nizza con queste parole: “le religioni sono innocenti”.
Il presidente malese ha invitato ad uccidere i francesi …
