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Dal 29 settembre al 11 ottobre, il FIT Festival Internazionale del Teatro e della scena contemporanea porta a Lugano, in occasione della sua 29esima edizione, le creazioni di alcuni fra i più interessanti artisti della scena teatrale e performativa attuale sia svizzera che internazionale.
Diciassette spettacoli raggruppati in sei diversi corpus artistici dedicati al corpo, allo spettatore, alla morte, all’immortalità, ai cambiamenti del paesaggio e all’arte, che ben raccontano ciò che abbiamo attraversato: domande, riflessioni, pensieri generati dalla recente crisi pandemica che, nel suo violento manifestarsi, ha provocato un trauma collettivo che resterà a lungo nella nostra memoria segnando un prima e un dopo.
Accompagnano e arricchiscono il Festival numerosi eventi collaterali.
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| Rame / Lorena Dozio |
| Ma 29.09 ore 20:30, Palco Sala Teatro
Ad aprire il FIT Lorena Dozio con la prima assoluta di “Rame”, spettacolo realizzato durante la sua residenza triennale al LAC. Attraverso una scenografia minimale e modulabile, la coreografa indaga il visibile e l’invisibile, l’apparizione e la scomparsa, come i corpi delle tre danzatrici trasformano lo spazio e sono scolpiti da esso.
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| Mephistopheles eine Grand Tour / Anagoor |
| Ve 02.10 ore 20:30, Palco Sala Teatro
Sotto il nome del demone che tentò Faust, Mephistopheles (il dispensatore-di-menzogne), la compagnia Anagoor raduna il materiale video raccolto tra il 2012 e il 2020 in un concerto per immagini con live set elettronico di Mauro Martinuz. Un Grand Tour nelle zone buie del cosmo, dove scaturiscono le sofferenze delle generazioni, il rapporto dell’uomo e degli animali con la natura, l’eros, il tempo e la tecnica.
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