In meno di 10 anni – sono spariti 44 chilometri quadrati di ghiacciai sulle Alpi – in Lombardia il ritiro annuo supera l’1,6%
I calcoli sono fatti in base alle foto e ai dati forniti dai satelliti e resi disponibili dall’ Agenzia Spaziale Europea.
Sono 4.395 i ghiacciai delle Alpi, con una superficie di 1.800 chilometri quadrati.Quasi la metà è un Svizzera.
In tredici anni le perdite totali sono state del 13,2%, con un tasso medio annuo dell ‘1.1%, ma in Lombardia si tocca l’1,6%.
Il più grande ghiacciaio vallivo italiano si trova in Valtellina; è il ghiacciaio dei Forni (io che sto scrivendo lo ricordo bene come meta delle mie vacanze estive, poi ho visto un impressionante ritiro e intanto leggevo su alcuni giornali che la sparizione dei ghiacciai era una questione ridicola).
Oggi il ghiacciaio dei Forni si è molto ritirato e diviso in tre parti, non comunicanti tra loro.
Il caldo di due gradi degli ultimi 150 anni, ha influito sullo scioglimento dei ghiacciai, insieme all’inquinamento, al particolato atmosferico (auto diesel – industrie – agricoltura – riscaldamenti delle case ecc…) ed agli incendi boschivi. Tutto questo porta pulviscolo nero sui ghiacciai e attira i raggi del sole, favorendo lo scioglimento.
UNA CURIOSITA’
Fa eccezione il piccolo ghiacciaio del Colombano 2.609 mt.(Monte Legnone Alpi Orobie, ), che neppure è sempre presente (dipende dalle condizioni annuali). La sua salvezza sta nella scarsa esposizione al sole (nord-est) e nella possibilità di essere “rifornito” dalle valanghe delle montagne vicine. E’ un ghiacciaio piccolissimo, ma con tutte le giuste caratteristiche; nonostante la sparizione occasionale.
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