PERCHE’ IL COVID HA COLPITO MENO NELL’ ITALIA MERIDIONALE ?
Scudo genetico anti coronavirus Covid-19
L’ipotesi è di un oncologo e di un antropologo
Antonio Giordano, dirett. Istituto oncologico Sbarro di Filadelfia che parla di differenza di clima e inquinamento come fattori che possono avere determinato una minore influenza del Covid-19 nell’Italia meridionale.
Potrebbero esistere delle varianti dei geni del sistema immunitario degli abitanti del meridione d’Italia, che contrastino i peggiori effetti del virus Covid-19.
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La teoria parte dal Paleolitico; studiando 40 persone viventi, che ben rappresentano le caratteristiche delle popolazioni ancestrali meridionali e settentrionali italiane.
Il tutto confrontato con 35 popolazioni europee e mediterranee e con 600 uomini vissuti tra i 4 mila e i 40 mila anni fa. Questo studio è dell’antropologo Sazzini dell’Università di Bologna. Pubblicato su: BMCBiology.
I risultati dicono che le popolazioni del sud, esposte ad un clima decisamente più caldo, mangiando più pesce e verdure si sono trovate più esposte a patogeni.
Così hanno sviluppato varianti genetiche del metabolismo dell’acido arachidonico (associato alla longevità) e quelle della melanina contro i tumori della pelle (per sopportare meglio gli effetti del sole forte).
Al sud, per difendersi dal caldo e dal conseguente più facile deterioramento del cibo, sono più frequenti le varianti del sistema immunitario che agiscono sulle mucose intestinali e respiratorie; per ostacolare l’ingresso di agenti patogeni (che portano malattie).
Queste differenze potrebbero essere alla base della miglior difesa dal Covid-19.
