Escherichia coli e gli enterococchi intestinali
L’ Escherichia coli è un batterio che può causare disturbi anche seri; dai crampi addominali alla nausea e vomito.
In alcuni casi non guarisce; anche dopo dosi massicce di antibiotici. Un problema molto comune e ben conosciuto dai medici di famiglia, ma non sempre risolto.
Alcuni cibi servono per prevenire/ curare ?
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Riviera romagnola ; esiste il potenziale rischio di poter contrarre infezioni.
Divieto di balneazione temporaneo in 18 punti del litorale romagnolo: 13 aree nel riminese, due zone a Lido di Volano (Ferrara), una a Savignano, una a Cesenatico e una San Mauro, nella provincia di Forlì-Cesena.
Si tratta di batteri, con incubazioni variabili tra le 12 ore o anche diverse settimane.
“ L’ Escherichia coli può avere profili di resistenza agli antibiotici anche complessi: il divieto di balneazione nei giorni ‘critici’ segnalati dalle autorità competenti sono giusta opera di prevenzione verso le malattie tipiche sostenute da questo patogeno”, dichiara, a nome della SIMIT, Francesco Cristini infettivologo a Rimini.
Escherichia coli è il principale batterio che colonizza fisiologicamente il colon dell’uomo e quindi il batterio più presente nelle feci umane.
L’ Escherichia coli è anche il principale agente eziologico di infezioni frequenti come quelle urinarie.
L’ Escherichia coli è presente normalmente nell’intestino, ma alcuni ceppi particolari di E. coli possono essere patogeni; causando anche disturbi di tipo gastroenterico.
Fare il bagno in acque “infestate” dall’ Escherichia coli è molto pericoloso.
I divieti di balneazione devono essere rispettati.
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L’ Escherichia coli è presente anche nei cibi erroneamente esposti al caldo.
Frutta e verdura fresche, cipolle e aglio, solo le migliori difese naturali, insieme a yogurt (quello vero – naturale e non con zucchero o frutta) e formaggi naturali che contengono i preziosi fermenti (non certo nelle mozzarelle “per pizza” o nei formaggi fusi/ sottilette do vario genere) .
DOVE SI TROVANO I CIBI PIU’ PERICOLOSI IN ESTATE ?
- nei bar super-frequentati lungo le strade di maggior afflusso turistico; la gente passa compra e non torna … quindi molti esercenti se ne infischiano della qualità e della freschezza
- panini a sandwich preconfezionati refrigerati; se non ben conservati
- attenzione, sempre , a maionesi , uova, carni e pesci crudi o non ben cotti, insaccati e salse varie … a meno che non si tratti di luoghi che rispettano le regole igieniche.
- il PESCE MARINATO se non è stato passato all’abbattitore o tenuto in freezer (-18°) per almeno 3/4 giorni, può trasmettere il terribile parassita anisakis ( nematodi patogeni per l’uomo, responsabili d’infezioni note come ” anisakidosi ” o ” anisakiasi ” ) – idem per il pesce crudo
- frutti di mare freschi: sempre a rischio, a meno che non si conosca bene da dove vengono o chi li vende
- anche nel nostro frigorifero; se abbiamo l’abitudine di comprare pesce e altri cibi in offerta speciale, magari vicino alla scadenza o con la scadenza alterata …(qualcuno lo fa) e li teniamo in un frigorifero di casa magari a temperatura ridotta per il risparmio energetico …
Quali sono le infezioni più comuni ?
- Salmonelle
- Listeria
- Capylobacter
- Escherichia coli
- Clostridi.
Si tratta di batteri, con incubazioni variabili tra le 12 ore o anche diverse settimane.
Di solito le manifestazioni sono:
- diarrea, nausea, vomito crampi addominali; a volte anche febbre non elevata.
COME GUARIRE ?
Solitamente in una settimana si risolvono da soli. Ma la nonna diceva di bere tanta vitamina C; meglio di tutti la spremuta di limone. e assumere yogurt. In realtà, a causa di una diffusa batterio-resistenza verso gli antibiotici; molte persone non risolvono il problema, ma lo “sospendono” con una cura antibiotica e poi il batterio riappare con una certa regolarità dando disturbi anche importanti.
La guarigione, per molti, non è mai raggiunta nel tempo; nonostante un uso massiccio di antibiotici che, evidentemente, in molti casi non risolvono il problema.
Ecco perché
Quasi la metà dei ceppi di Escherichia coli è resistente agli antibiotici; soprattutto a più classi di antibiotici di ampio utilizzo, come i fluorochinoloni e le cefalosporine ad ampio spettro(chiamati anche di terza generazione).
Oggi questi ultimi antibiotici, molto efficaci in passato, possono non dare risultati in molte infezioni da Escherichia coli, il cui trattamento richiede l’utilizzo di farmaci a più ampio spettro.
Per quanto scritto qui sopra, l’aspetto preventivo verso le malattie tipiche sostenute da questo patogeno è determinante.
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Breve storia sulla diffusione e debolezza verso certi batteri intestinali
Premesso che mangiare cibi sterilizzati fa male; lo si vede quando gli abitanti degli Stati Uniti vanno in vacanza nel mondo e soffrono, più degli altri, dei peggiori disturbi intestinali.
Questo capita, perché non hanno le difese necessarie; i loro cibi preparati industrialmente (ora li mangiamo anche noi; vedi i cibi pronti surgelati ecc…) non lasciano nell’intestino le difese utilissime per un buono stato di salute generale.
Per saperne di più:
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L’articolo è stato scritto dalla giornalista Grazia Seregni, iscritta all’ORDINE dei Giornalisti ed all’associazione di categoria UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici sino all’anno 2018); tra l’altro, l’autrice, ha presentato una delle sue tesi presso l’ Università Statale di Milano, 1974, sul tema “Alimentazione dello sportivo”; la tesi fu firmata dall’allora rettore prof. Rodolfo Margaria.
