Vita lunga non vuol dire salute più duratura
La longevità NON è un buon indicatore di SALUTE
E’ un inganno il fatto che la vita media aumenti sempre e pensarne come ad una miglior qualità della vita
Purtroppo in Italia, e non solo, si è creato un vero e proprio ” esercito” di malati cronici
Il vero dato importante è che dal 1995 al 2008 – la buona salute, in Italia, è CROLLATA da 672 a 62 anni per gli uomini e da 70 a 61 per le donne !
Per BUONA SALUTE si intende:
- una vita senza disabilità o malattie che ostacolano le attività quotidiane.
NON VIGLIAMO VIVERE DI PIU’ MA – SOPRATTUTTO – VIVERE MEGLIO
Un esempio concreto.
- gli USA spendono più di tutti al mondo nella sanità
- la Grecia spende la metà degli USA, ma la speranza di vita sana è più alta in Grecia del 20%
- la spesa sanitaria USA è oltre il doppio di quella giapponese, ma in Giappone si vive bene 5 anni in più che negli USA
- idem in Svezia dove si vive meglio per 3 anni in più che negli USA
QUALE E’ L’ELEMENTO DISCRIMINANTE ? SE TUTTO NON DIPENDE DALLA SPESA DELLA SANITA’ ?
- diverse ricerche internazionali, spiegano che la nostra salute dipende più dalle relazioni e dalla felicità che dalle medicine.
I GRAVI DANNI ALLA SALUTE DA COSA SONO CAUSATI ?
- depressione
- malattie mentali
- persone che si definiscono infelici
IL PROBLEMA NON E’ LO STRESS – MA LO STRESS CRONICO
Il nostro fisico sopporta lo stress – ma deve durare poco tempo – se diventa cronico è dannoso alla salute.
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QUALCHE PROVA
Suore che hanno vissuto e mangiato nel medesimo modo per anni che hanno scritto le loro biografie – ogni giorno:
- le suore che avevano espresso emozioni più positive erano ancora vive a 85 anni e in buona salute
Eventi stressanti o rilassanti hanno effetti rilevanti sulla salute
- l’esperienza del terremoto induce un aumento, per 4 o 6 mesi, della pressione e viscosità sanguigna
Chi ha sperimentato tecniche di meditazione ha una maggiore produzione di anticorpi, dopo il vaccino antinfluenzale
Usando tecniche di rilassamento, si è riscontrato un numero minore di infezioni post operazione.
Studi di:
Davison et al. (2003)
Danner – Snowdown – Friesen 2001
Holden-Lund 1988
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CATTIVE RELAZIONI SOCIALI – CONSEGUENZE:
- stimolano reazioni infiammatorie
- favoriscono la comparsa di diverse malattie
Ogni singolo evento, persistentemente stressante ci toglie un pezzo di salute. (studio: Chiaing et al. 2012)
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VIVERE ISOLATI O INATTIVI FISICAMENTE AUMENTA IL RISCHIO DI INFARTO
Le persone che vivono isolate hanno i doppio delle probabilità, di chi vive circondato da affetti, di prendere un raffreddore.
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CONCLUSIONI.
- siamo animali sociali
- abbiamo bisogno di buone relazioni con chi ci circonda
- affetti, partecipazione, condivisioni cambiano la qualità della vita e della salute.
Negli ultimi vent’anni, psicologi, sociologi, antropologi, neurobiologi ecc… confermano che la qualità delle relazioni sociali è il fattore determinante sulla felicità e sulla salute.
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Le professioni che hanno più componenti relazionali, sono quelle che soddisfano meglio l’essere umano e le sue esigenze di buona salute.
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IL DENARO NON E’ LEGATO ALLA FELICITA’ (se le condizioni economiche sono, comunque, anche di poco al di sopra del minimo indispensabile per vivere)
Chi fa volontariato, ha più bassi livelli di stress di altri che vivono più isolati dalla società.
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LA NOSTRA CULTURA E’ ANCORA LARGAMENTE INCONSAPEVOLE E IGNORA LE NUMEROSE RICERCHE CHE DIMOSTRANO COME LA SALUTE SIA STRETTAMENTE LEGATA ALLA FELICITA’ NELLE RELAZIONI CON GLI ALTRI
NON SONO LE MEDICINE CHE CI FANNO VIVERE MEGLIO, QUANDO SERVONO VANNO PRESE, MA SONO I RAPPORTI INTERPERSONALI CHE DECIDONO, PIU’ DI TANTI ALTRI FATTORI, LA NOSTRA SALUTE
