Un libro scritto quando ancora non si parlava di guerra in Ucraina, ma solo di virus del Covid come nemico.
Questo testo è oggi rileggibile come un presagio di tempi infettati dall’odio; ben più pericoloso delle mallattie, perché possibile foriero di guerre senza confini.
- Impossibile dimenticare cosa furono Iroshima e Nagasaki, ma oggi abbiamo bombe ben più potenti, numerose e devastanti.
Sperando che l’uomo non abbia dimenticato.
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Un libro per tutti
L’ affascinante città di San Pietroburgo fa da sfondo alla storia di una donna bellissima e fortunata che raggiungerà la felicità solo quando il virus della futulità sparirà dal suo vocabolario e gioirà dei valori più profondi che l’essere umano non dovrebbe mai dimenticare; per la pace e il bene di tutti (amici e nemici).
- una storia romantica con due donne come personaggi più importanti
- il fascino oscuro della Camera d’Ambra sparita durante la Seconda Guerra Mondiale
- un virus pericoloso; il Covid-19, ma potrebbe essere anche un’ altra malattia o terrorismo o cambiamenti climatici o guerra nucleare, ma anche un modo di pensare e di vivere, che mina da dentro ogni sensibilità umana e trasforma l’essere umano in essere sofferente, spaventato o tremendamente egoista; come durante una guerra
- i virus e l’odio (in senso lato), non mancano mai e minano la pace e la bellezza del vivere umanamente e in libertà; nel rispetto reciproco
- fantasia e storia
- donne di carattere che emergono dopo tante sofferenze o leggerezze
- una donna frivola che ci aiuta a capire che tutto può migliorare; dipende da noi, dal nostro cuore, dall’amore vero, se lo sappiamo riconoscere
- bellezze, leggerezze e tragedie in una delle più affascinanti città del mondo – San Pietroburgo – straziata dalla Seconda Guerra Mondiale e rinata
- un finale imprevedibile e, forse, una lezione di vita.
LA STANZA DELL’AMBRA / LA STANZA DEL VIRUS
di Grazia Seregni
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