Se l’epidemia si dovesse dilatare nei paesi più poveri e risolversi da noi
potrebbe tornare nei nostri territori in qualunque momento
” Se non interveniamo ora su guerre e Paesi poveri il virus tornerà a colpirci ”
“Siria, Afghanista e Venezuela le emergenze – Ci servono più di 2 miliardi di dollari ”
Sono le parole di un titolo del Corriere della Sera del 3 maggio 2020
I numeri riportano guerre con 10.000 morti all’anno e tanti altri conflitti “minori”.
L’articolo evidenzia l’importanza di capire come la pandemia sia un problema che ci riguarda tutti.
Anche i problemi di Paesi molto lontani possono colpirci e cambiare addirittura la nostra vita.
Se l’epidemia si dovesse dilatare nei paesi più poveri e risolversi da noi; potrebbe poi tornare nei nostri territori in qualunque momento …
Prendere coscienza di queste verità e duro, ma è indispensabile se non si vuole che l’umanità conosca un futuro sempre più pericoloso.
L’Onu chiede due miliardi per risolvere alcuni problemi umanitari.
Gli aiuti, ai paesi con più problemi, non devono essere solo sanitari, ma anche economici.
Non aiutare i paesi più poveri, favorirà solo le migrazioni di massa che possono diventare invasioni (nel mondo siamo in 7 miliardi e mezzo, molti dei quali se la passano decisamente male), se tutti si muovono cosa facciamo in Europa ?.
Stiamo rischiando di andare incontro a problemi che non hanno facile soluzione.
Nel Mediterraneo non potremo costruire un muro, e allora cerchiamo di intervenire prima che sia troppo tardi.
