L’ARPA Lombardia rivela che – da settimane – siamo ben sotto le solite soglie di allarme di questa stagione.
15 microgrammi per il PM10, mentre di solito si superano i 50 per metro cubo!
E se cercassimo di usare meno l’auto, anche finito l’allarme Coronavirus ? Per molti è sicuramente chiedere troppo !!!
Oggi, basta solo affacciarsi alla finestra e, se avete ancora la sensibilità per capirlo, l’aria non è più puzzolente o comunque pesante come il solito; almeno in città.
Anche il cielo, per chi ha voglia di guardarlo, in questo periodo è molto più terso e le stelle si vedono meglio.
Il Coronavirus ci sta creando problemi serissimi, ma almeno l’aria sta migliorando ovunque.
Avevamo già pubblicato a proposito delle zone rosse, per inquinamento, di Milano, Pianura Padana e alcune zone della Cina; sparite completamente grazie al blocco del traffico e dell’industria.
Con questo non vogliamo bloccare tutto, ma perché non cominciare a pensare di favorire economicamente la ricerca le nuove soluzioni, che la scienza già in parte ci offre; incentivi economici per migliori filtri per le industrie e le auto.
Favorire tutto quello che è possible per cambiare punto di vista e creare anche nuovi posti di lavoro in un settore che favorisca anche l’ambiente; visto che ci vivranno anche i nostri nipoti.
Ora nessuno più potrà negarlo; sono il traffico delle automobili e la produzione industriale uno dei più forti inquinanti dell’aria che respiriamo e causa di molte patologie; soprattutto frequenti nei bambini e negli anziani. Come del resto stanno ripetendo da anni, i medici specialisti di molte specialità.
Non certo le poche caldaie rimaste a gasolio o qualche camino che funziona a legna, potevano essere la causa di tanto inquinamento. Pensate a quanti camini sono accesi in questa stagione dalle persone che vivono in campagna e sono costrette in casa tutto il giorno !
Avevamo scritto:
