STORIE FANTASTICHE E VERE CHE RIVELANO COME L’UOMO AFFRONTO’ LE PESTILENZE NEI SECOLI
“Cominciossi nelle parti d’Oriente, nel detto anno [1346], in verso il Cattai … “
Si disse che furono i Mongoli i quali, durante l’aggressione alla dogana genovese di Caffa, sul Mar Nero e sulla Via della Seta, catapultarono i cadaveri dei morti di peste …
Anche il Boccaccio nel Decamerone scrisse sulla peste al suo tempo
Della peste di Milano del 1630 ne parlò anche Manzoni nei promessi Sposi
La famigerata Peste Nera, devastò l’Europa tra il 1347 e il 1352
Le origini della Peste Nera sono ancora discusse.
Un recente studio del Consorzio internazionale MedPlag, con l’Università di Ferrara, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Proceedings of the National Academy of Sciences USA. Secondo questo studio, la peste è arrivata in Europa in varie ondate. Seguendo in particolare le rotte del commercio di pelli.
L’origine sarebbe nella regione chiamata “Terra delle Tenebre”, sul fiume Kama(un affluente del Volga)nella Russia orientale e importante centrodi produzione ed esportazione delle pelli. Questa zona è anche area endemica per Y.pestis.
Il batterio Yersinia pestis (Y.pestis), si trova normalmente nelle pulci parassite dei roditori, ratti, alcune specie di scoiattoli e cani della prateria.
La fonte citata sopra parla di trasmissione in Europa tramite i principali porti del Medio Oriente, del Mar Nero; le navi rappresentavano facili corridoi aper i ratti infetti che viaggiavano insieme alle merci.
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Il cronista fiorentino Matteo Villani nel 1346 scriveva:
“Cominciossi nelle parti d’Oriente, nel detto anno [1346], in verso il Cattai e l’India superiore, e nelle altre provincie circustanti a quelle marine dell’oceano, una pestilenzia tra gli uomini d’ogni condizione di ciascuna età e sesso, che cominciavano a sputare sangue, e morivano chi di subito, chi in due o in tre dì… Questa pestilenzia si venne di tempo in tempo, e di gente in gente apprendendo, comprese e uccise infra il termine d’uno anno la terza parte del mondo che si chiama Asia. E nell’ultimo di questo tempo s’aggiunse alle nazioni del Mare Maggiore, e alle ripe del Mare Tirreno, nella Soria e Turchia, e in verso lo Egitto e la riviera del Mar Rosso, e dalla parte settentrionale la Rossia e la Grecia, e l’Erminia e l’altre conseguenti provincie…”
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Nel Medioevo, come oggi, giravano notizie più o meno vere.
Una di queste riconduce l’origine della peste alla Cina, da dove, sarebbero stati gli italiani a portarla in Europa. Attraverso gli scambi di merci sulla Via della Seta e poi con le navi nel Mediterraneo; dove non mancavano mai i topi.
Altri racconti antichi parlano della Mongolia come origine. Si disse che furono i Mongoli i quali, durante l’aggressione alla dogana genovese di Caffa, sul Mar Nero e sulla Via della Seta, catapultarono i cadaveri dei morti di peste nella città assediata. Da Caffa la peste entrò, con le rotte commerciali genovesi, a Costantinopoli e poi in Europa.
Si racconta anche, e potrebbe essere assolutamente vero, che gli interessi economici impedirono, all’inizio, di prendere precauzioni di alcun genere.
1348 – La Peste Nera uccise 20 o 25 milioni di persone. Ne parla anche il Boccaccio nel Decamerone ( …e da questo appresso s’incominciò la qualità della predetta infermità a permutare in macchie nere o livide … ).
Molti identificarono la peste come la fine del mondo e si dettero a baccanali e feste anche nelle più umili bettole; favorendone la diffusione.
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Alla Peste Nera, che avrebbe ucciso un terzo della popolazione Europea, in Europa sono seguiti altri simili eventi fino al XVIII secolo; come la famosa peste di Milano del 1630 di cui parlò anche Manzoni nei promessi Sposi.
DA SEMPRE L’ISOLAMENTO E’ L’UNICA SOLUZIONE CONOSCIUTA
A Milano, nel XVII secolo, solo un rigido controllo di merci e persone, portò a limitare le perdite a circa il 15% della popolazione. Le medesime regole di isolamento vennero applicate in Polonia.
Ancora oggi, partire dalla fine del XX secolo, a livello globale, ogni anno vengono segnalati circa 600 casi di peste.
