Il movimento artistico più femminista di tutti fu certamente il Surrealismo
Protagoniste del movimento di Breton
«Fantastische frauen. Surreale welten von Meret Oppenheim bis Frida Kahlo»
curata da Ingrid Pfeiffer
260 lavori: quadri, sculture, foto e filmati.
35 artiste tra cui:
Leonora Carrington, Kay Sage e Dorothea Tanning.
Francoforte – Schim Kunsthalle Frankfurt
13 febbraio – 24 maggio 2020
Il movimento artistico più femminista di tutti fu certamente il Surrealismo. Inconscio, pulsioni dell’eros e corpi, furono i protagonisti del movimento di André Breton; fondato nel 1924 e che ebbe molte seguaci al femminile.
Una per tutte; Frida Kalho, altre meno conosciute, ma anche più brave.
Merita attenzione Meret Oppenheim e la sua tazzina foderata di pelliccia, presente in mostra insieme ad una Venere primitiva (1933-62); dove manca la testa e il corpo è scomposto in una dentiera e un seno non accogliente. Nulla a che fare con le divinità delle dee-madri primitive; straripanti di femminilità.
Altro corpo senza testa è quello presentato dalla bravissima Dorotea Tanning; la sua opera Voltage, presente in mostra, è un’opera che parla fuori dalla ragione.
Non possiamo tralasciare Leonora Carringthon che disegna animali che ricordano, ambigui, simboli erotici e ricordi d’infanzia. “Ognuno di noi ha il suo bestiario interiore” sono sue parole.
