In Italia la temperatura media è aumentata il doppio di quella globale …
Lo sostiene il ricercatore del Cnr per l’Istituto sull’Inquinamento atmosferico: Antonello Pasini.
Secondo Pasini, il nostro paese è sempre più soggetto a feroci anticicloni africani e quindi grave siccità.
Servono progetti di riqualificazione dei letti dei fiumi, delle dighe, degli argini e loro fondazioni … costruire case in luoghi sicuri e adeguarle ai rischi sismici … anche le scuole …
Serve sostituire gli alberi più alti, nelle città, per evitare sicure cadute a causa della forza dei venti che aumenterà sempre di più, sostituendoli con una serie di zone verdi più basse; indispensabili per moderare l’eccessivo riscaldamento …
Inondazioni e frane sono praticamente già sicure per il futuro di:
- tutte le zone collinari – valli alpine e paesi in fondovalle
- in particolare: tra Appennino Tosco Emiliano e Marche
- il 42% della popolazione italiana vive in zone a rischio frana
- oltre il 50% degli italiani vivono in zone costiere; che dovranno essere abbandonate per inondazioni e innalzamento delle acque a causa dello scioglimento dei ghiacci e della dilatazione termica dell’acqua
- in 50 anni metà della Pianura Pontina, nel Lazio meridionale, dovrà essere abbandonata per allagamenti di acque salate dal mare – le coltivazioni locali, che servono la città di Roma, dovranno essere sostituite con altre in Campania (evitando le zone dei fuochi già compromesse per secoli dall’inquinamento)
- Venezia: nel 2050 potrebbe essere già sommersa per 50 gg. all’anno e quindi sempre più invivibile
- i ghiacciai alpini potrebbero perdere l’80% del volume entro il 2100 e quindi causare gravi siccità e carenze di acqua …
- Pianura Padana: è a rischio desertificazione
- Piana del Salento e Murge lucane potrebbero definitivamente desertificarsi
- Sahel: fascia di territorio dell’Africa sub-sahariana, tra il deserto del Sahara e la savana del Sudan a sud, tra l’oceano Atlantico e il Mar Rosso – in questa zona 250 MILIONI di persone scapperanno per la fame ... ma saremmo in tempo per intervenire se programmassimo, già oggi con 100 dollari per ettaro, una riqualificazione dei terreni non ancora desertificati, ma nessuno ci sta pensando …
Lunghi periodi di siccità, eventi estremi di una violenza inaudita, mareggiate che distruggono tutto.
Perché un’Italia così disastrata?
Di chi è la colpa?
Antonello Pasini ci dimostra che non si tratta di una natura maligna, ma di un ambiente deturpato dall’uomo.
Solo conoscendo la situazione presente e la sua evoluzione futura possiamo sperare di cambiare rotta. Perché i decisori, ma anche i cittadini, devono sapere.
Di Antonello Pasini anche il libro basato sulla sua importantissima esperienza:
” L’equazione dei disastri “, Antonello Pasini, Codice edizioni, 16 euro.
