Antonio Forcellino

Ultimo libro di una trilogia iniziata con la nascita di Leonardo (1452) e che finisce con il Concilio di Trento.

Attraverso la storia di Raffaello, un sunto di un pezzo di storia che segna la fine di un’era e delle libertà che avevano stimolato quella grande fucina di geni che fu il Rinascimento.

Dietro una storia personale, la grande storia che non perdona gli errori e porta allo sfacelo di grandi poteri con i loro mecenati.

Secondo l’autore del libro, i medici furono i responsabili del sacco di Roma del 1527; a causa di forti ambizioni nepotistiche (un male italiano oggi ancora presente) dei papi Medici: Leone X e Clemente VII. Quando nel 1531 i Medici si ripresero Firenze, abolirono quelle libertà che stimolarono il Rinascimento.

Volendo è anche possibile un paragone, tra Rinascimento,  il benessere e l’incremento economico del nostro dopoguerra e l’attuale cambiamento epocale; non ancora percepito in tutta la sua enormità.

Nel libro, mentre i Medici si alleano con Carlo V (imperatore del Sacro Romano Impero ) per riprendersi Firenze, a Costantinopoli Solimano sogna di realizzare il sogno di suo nonno e conquistare Roma. Il momento potrebbe essere propizio perché l’Europa è dilaniata da guerre intestine ed è molto distratta rispetto a cosa sta accadendole intorno.

Qualcosa di simile oggi, forse, sta accadendo in l’Italia che ha perso ogni attenzione verso quello che succede in Europa e nel mondo, mentre continua una politica di guerre intestine che portano solo a rimanere indietro rispetto a chi produce leggi che aiutano i Paesi a vincere, economicamente,  in un mondo molto cambiato.

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Riassunto  in breve

Guerre – amori – sesso – intrighi – opere d’arte:

dopo Leonardo e Michelangelo, l’ultimo romanzo della saga racconta La grazia di Raffaello

Febbraio 1519.

Mentre la morsa del gelo sta allentando la sua presa su Roma, Raffaello Sanzio cammina lungo il Tevere di buon mattino. Ammira l’azzurro del cielo, che sembra una tela, e come sempre cerca di immaginare che pigmenti userebbe per riprodurre quel tono particolare di colore. Smalto, lapislazzuli e una punta di viola.

Sta dipingendo la loggia del palazzo di Trastevere di Agostino Chigi, il banchiere più ricco di Roma.

Ha chiamato a lavorare per lui le migliori maestranze d’Italia per consegnare in tempo la Loggia di Psiche sotto la quale dovrà svolgersi il matrimonio fra il banchiere Chigi e la Duchessa di Urbino.

Una cerimonia che deve mostrare questa importante unione a tutta l’Europa.

Ma il lavoro non è l’unica attività di Raffaello: le sue amanti, prima fra tutte la Fornarina, e le cortigiane di Roma sono le protagoniste delle notti dell’artista e della festa continua in cui vive l’Urbe.

Il fermaglio di perla, Antonio Forcellino, Harper Collins Italia, 12,90 euro.