Questo studio è pubblicato su Plos One – articolo di David Wishart, biochimico dell’università canadesi di Alberta:
Titolo dello studio: DNA and disease, not necessarily related, not an accurate predictor – Ovvero: DNA e malattie, non necessariamente correlate, il DNA non sarebbe una fonte assolutamente sicura
Finalmente si sta sfatando l’ossessione di conoscere il proprio DNA e quello dei familiari per prevenire tutte le malattie o quasi …
Lo sostiene David Wishart, ma molti dati lo dimostravano da tempo.
Esaminando le malattie procurate dal DNA e quelle causate da cattive abitudini o altro, secondo un nuovo metodo statistico, risulta che su 202 casi esaminati, solo al massimo il 15% delle patologie poteva essere riferito al DNA.
La maggioranza delle patologie di cui soffre l’umanità è imputabile per la stragrande maggioranza dei casi alle cattive abitudini di vita e alimentari.
Per i tumori più comuni, sono solo tra il 5 e il 10% i casi imputabili a predisposizioni leggibili nel DNA.
Gli americani, dalla scoperta del DNA, hanno speso cifre paurose per sapere quali malattie erano scritte nel loro DNA … ora i test si fanno pure via internet; un business solo per chi vende questi test.
Anche in Italia c’è stato chi ha fatto carte false per entrare nelle cure sperimentali di prevenzione per alcune importanti patologie come il cancro alla mammella (partendo sempre dai dati del DNA) …
Dal testo originale: https://www.rcinet.ca/en/2019/12/23/dna-and-disease-not-necessarily-related-not-an-accurate-predictor/
