Un italiano in Brasile, ma non solo, per la rivoluzione agricola contro il Cambiamento climatico nel mondo
Agricoltura rigenerativa – sintropica o agro-forestale
Niente chimica – rispetto dell’ambiente naturale – più umidità e meno incendi ….
L’agricoltura estensiva e intensiva, basata sui concimi chimici, ha cancellato il 50% della biodiversità sulla nostra terra
Oggi intere foreste tropicali vengono sacrificate per coltivare solo cacao o caffè o tè ecc…
Sappiamo che questo genere di coltivazione è dannoso per l’ambiente e per i prodotti che ne derivano contengono veleni pericolosi per la terra e per l’uomo
Sappiamo anche che se continuiamo a produrre attraverso monoculture, sprechiamo inutili ed enormi quantitativi di acqua e prodotti chimici
Sappiamo anche che questo tipo di produzione è destinata a rendere sempre meno a causa dei territori resi sterili dalle monoculture
Le piante più alte ombreggiano e le loro foglie cadute servono da concime; questo è il segreto delle pluricolture o agricoltura rigenerativa. In questo modo si coltivano insieme mogano, banane, manghi, cacao ecc…senza uso di concimi chimici e senza la necessità di abbondanti irrigazioni d’acqua. Infatti, le piante più alte trattengono l’umidità che serve a quelle più basse e l’umidità impedisce pure il diffondersi dei grandi incendi.
Ora queste tecniche si sono diffuse in vari paesi e anche in Italia si comincia a fare qualcosa.
Un Italiano in Brasile:
Daniele Cesano, ingegnere ambientale torinese, ha inventato il «Mais»; un tipo di coltivazione che sfrutta la collaborazione tra le diverse piante, presenti contemporaneamente nel terreno, aumentandone la fertilità senza input chimici.
Basi e scopi di questa agricoltura innovativa:
- alla base ci sono pratiche scientifiche, innovative e sperimentali che valorizzano le culture locali e il patrimonio naturale e culturale esistente
- aumentare la fertilità dei suoli e la diversità microbiologica
- scegliere sistemi e tecniche che limitino l’erosione del terreno
- diminuire le contaminazioni ambientali da sostanze chimiche valorizzando gli scarti del territorio o aziendali
- usare solo trattamenti che favoriscano la salute nel tempo e il costante equilibrio fisiologico
- curare e rispettare la dignità delle persone e degli animali.
