Un anziano può entrare in ospedale per una qualunque cura e uscirne con un disturbo cognitivo e la necessità di bastone e pannolone !!!
E’ molto triste da riconoscere e non è certo colpa dei medici …
E’ un fatto non molto noto, ma comune a troppi casi.
In Israele hanno fatto degli appositi studi proprio su questo argomento, ed ecco a quali conclusioni sono pervenuti:
- la decadenza dell’anziano è indotta dalle stesse regole che sono comuni negli ospedali; perché gli ospedali, come piccole industrie gestite dal marketing, sono organizzati per favorire le esigenze dell’ospedale e non del paziente
- l’anziano sopravvive bene quanto più riesce a rimanere legato alle sue abitudini; l’ospedale impone le sue regole, ben diverse da ciò che sarebbe bene per gli anziani
- l’anziano in ospedale dovrebbe stare a letto solo il minimo indispensabile ed essere invogliato a camminare …
- tranquillanti e antidolorifici vengono dati anche per tenere “buoni” gli anziani che si lamentano per lo scarso sonno e i vari doloretti ecc.. (alcuni fisiologici ad una certa età); questi medicinali annebbiano il cervello e favoriscono il disorientamento spaziale e temporale
- per l’organizzazione ospedaliera è bene che i pazienti rimangano a letto il più possibile: ma l’anziano ha bisogno della sua camminata ogni giorno o si ritrova, per esempio, con il prolasso dell’utero se è una donna …
- rimanere a letto aiuta ad ingrassare e la noia invoglia a consumare dolcetti e caramelle …che aumentano peso e zuccheri nel sangue
- il cibo servito è eguale per tutti e non adattabile a diete personalizzate secondo le patologie; oltre ad essere obbiettivamente cattivo (sempre per il motivo che il cattering è gestito da un’impresa privata che antepone il guadagno al benessere del paziente); così molte persone si abbuffano di dolci e altro portati dai parenti in visita
- anche gli orari dei pasti sono conformi all’organizzazione ospedaliera e non all’appetito del paziente.
Gli ospedali, purtroppo, sono una “fabbrica di depressione”, soprattutto per le persone più fragili e gli anziani ne fanno parte.
Forse non troppo malignamente, concludiamo dicendo che l’aumento di pazienti con pannolone e altre patologie sono una vera manna per case farmaceutiche e farmacisti !
