L’Italia è davanti a Grecia e Bulgaria per numero di giovani che non studiano – non lavorano – non seguono nessun percorso di formazione
Non possiamo sottrarci alla lettura di dati seri e veritieri
Lo scrive L’ UNICEF in un suo recente rapporto
L’Italia è prima per NEET – ovvero: not in education – employment or training (ragazzi che non studiano non lavorano non seguono corsi di formazione)
- Italia 23,4%
- Grecia 19,5 %
- Bulgaria 18,1 %
- Romania 17 %
Il maggior numero di Neet per regione italiana:
- 38,6 % in Sicilia
- 36,2 % in Calabria
- 35,9 % in Campania.
Quasi la metà di costoro avrebbe conseguito un diploma di Scuola Media Superiore e l’11 % è laureato.
La disoccupazione giovanile ci vede terzi dopo la Grecia e Spagna, forse solo perché molti disoccupati italiani non sono nemmeno iscritti nelle liste di disoccupazione.
Per fare un esempio il 56 % dei laureati in lingue è disoccupato, seguono a ruota i laureati con indirizzo sociale e umanistico … forse ci si doveva pensare prima di scegliere una laurea che non avrebbe dato lavoro. Se ci si fosse informati, gli stessi professori erano al corrente dei problemi di collocazione di insegnati nella scuola; mentre la popolazione di giovani diminuiva in modo considerevole. Inoltre, era impossibile trovare lavoro per tutti; in posizioni limitate nel numero e quindi privilegiate, come quelle delle relazioni pubbliche e sociali.
Il mondo da decenni cerca scienziati, ricercatori, matematici … e quelli che si sono laureati con buoni voti, meritati, hanno trovato di meglio all’estero.
Forse non era meglio studiare tedesco, russo, cinese o giapponese invece del latino ?
