Il segreto della felicità o serenità ?
Tutti nella vita ci siamo posti queste domande; tanto che a qualcuno potranno sembrare banali ed inutili, perché senza soluzione.
Noi ne abbiamo fatto un motivo di ricerca; interiore ed esteriore, che dura da molto tempo.
::::::::::::::::::
Il nostro pensiero
Solo i piccoli-momenti di felicità ci aiutano a vivere un’esistenza accettabile:
- emozionarsi ogni mattina perché siamo ancora vivi e, magari, pure in salute
- godere di uno splendido tramonto o paesaggio, per la luce che filtra tra le tende
- pensare con piacere ai momenti felici della nostra vita e alle persone che amiamo
- gioire allo spuntare dei fiori su di un semplice balcone
- raccogliere le foglie autunnali e restare ammirati dalle sfumature die colori
- passeggiare in un bosco o in un parco cittadino
- leggere un libro che tratti di un argomento che ci appassiona …
Ovviamente, come per tutti i problemi complessi, non esiste una risposta facile e certa su come raggiungere la felicità, ma questo non vuol dire che non si possa cercare di avvicinarsi il più possibile e solo per quanto sia plausibile .
Ci siamo rassegnati a fare della nostra vita una ricerca, una sperimentazione, senza pretendere di raggiungere un obbiettivo irrealizzabile; ci accontentiamo di “navigare verso…”.
Tutto è cominciato leggendo molto sull’argomento. Dai testi più recenti a quelli della Grecia classica, alle varie filosofie orientali.
Alcuni di questi libri li elencheremo più sotto.
Come prima cosa abbiamo deciso, a torto o a ragione, che la felicità è riservata a pochi momenti della vita e quindi ci siamo orientati verso la ricerca della serenità; più facile da raggiungere, quando possibile.
Imparare ad osservare anche i punti di vista degli altri, essere capaci di non frasi sopraffare da nulla, ma partire dal principio che, sino a che siamo vivi avremo dei problemi da risolvere e farlo con calma; senza lasciarci sopraffare dall’emotività. Già questo aiuta molto a risolvere al meglio quello che è possibile.
Sconfitte, delusioni e profondi dolori sono parte della vita. Se un problema è irrisolvibile dobbiamo rassegnarci; altrimenti vivremo malissimo ogni istante della nostra vita.
Un forte spirito di autocritica è indispensabile per poter migliorare la qualità della nostra vita.
Anche la tolleranza aiuta a vivere più rilassati; non possiamo essere tanto presuntuosi da considerare le nostre scelte e il nostro stile di vita al di sopra di ogni opinione altrui. In caso contrario dovremo sopportare molte delusioni. Guardate nella storia che brutta fine hanno fatto personaggi famosi e potenti; vedi lo stesso Napoleone.
Evitiamo di pensare che altri siano più fortunati di noi; un errore gravissimo che porta all’invidia e a vivere male. Se qualcuno, veramente fosse anche più fortunato (e molte volte è solo l’apparenza che inganna) non ha comunque senso sprecare inutili energie nell’invidia. L’invidia da solo la certezza di soffrire inutilmente.
Gli “oggetti” non ci danno che una felicità momentanea ed effimera, ci sarà sempre qualche altra “cosa” che vorremo subito dopo, all’infinito e non saremo mai soddisfatti; diventeremo schiavi delle “cose” che ci circondano.
Alcuni suggerimenti da uno studio recente, condotto da Jessie Sun e Scott Kaufman, dell’Università di Melburne; li abbiamo trovati un interessante articolo sul De Telegraph di Linda Blair; psicologa clinica e divulgatrice scientifica.
Eccone un breve sunto.
La ricetta, per avere la massima soddisfazione possibile dalla vita, sarebbe offrire calore agli altri e mostrare genuino interesse nei loro confronti, inoltrarsi in nuove esperienze, cercare di guardare quello che succede da un’angolazione positiva (per quanto possibile), cercare di vedere da una nuova angolazione quello che ci appare noioso.
Anche evitare l’ossessione di avere tutto sotto controllo e perfettamente in ordine, può migliorare la qualità della vita.
In breve, è importante cercare il modo di essere soddisfatti della nostra vita, imparare ad auto-accettarsi con tutti i propri limiti anche quelli che non dipendono da noi.
Essere operosi, avere sempre un obbiettivo da raggiungere (evitare la passività e la rassegnazione negativa). Essere compassionevoli nei confronti degli altri (generosità d’animo).
Alcune di queste qualità, sosteniamo noi, stridono con l’attuale imperante protagonismo ed egoismo.
A noi la scelta e il prezzo delle conseguenze.
:::::::::::::::::::
Alcuni libri:
Seneca: Lettere a Lucillio
Seneca: L’arte di essere felici e vivere a lungo
Epicuro: Come essere felici
Confucio: Dialoghi
Friedrich Nietzsche : Così parlò Zarathustra
Gottfried Leibniz : Saggi di teodicea. Sulla bontà di Dio, sulla libertà dell’uomo, sull’origine del male
Francine Jay: Il minimalista – Meno cose più felicità
Libro per cercare la felicità – Il coraggio di non piacere –
