Greenpeace: «I materiali usati nelle giacche da montagna sono cancerogeni»

L’Agenzia Statunitense per l’ambiente ha dichiarato che i PFC, oltre ad essere tossici, sono pericolosi per la loro lunga permanenza nell’ambiente e per il loro bio – accumulo

Ora se ne sta occupando anche il Club Alpino Italiano:

l’allarme è serio, gli abiti in tessuti sintetici che usiamo tanto anche nello sport inquinano l’aria, l’acqua e i veleni vengono immessi nel ciclo alimentare

abbigliamento – anche sportivo – fibre sintetiche – microplastica – PFC nell’acqua che si beve …

TUTTI I MATERIALI SINTETICI PRODUCONO MICROPLASTICHE E/O VELENI CHE INALIAMO, CHE FINISCONO NELL’ACQUA DELLA LAVATRICE E QUINDI NEI MARI –  NEI FIUMI E NEL PESCI CHE MANGIAMO COME NELL’ACQUA CHE BEVIAMO … PER NON PARLARE DI QUELLO CHE ASSORBE DIRETTAMENTE LA NOSTRA CUTE …

I PFC sono presenti in diversi tessuti di abbigliamento sportivo e prodotti da alcuni dei più noti marchi nazionali e internazionali.

I PFC sono presenti in tutto il mondo; la loro presenza è stata segnalata anche nell’ambiente Artico... e questo prova come possano essere trasportati facilmente a grandi distanze.

I PFC si sono rivelati sostanze tossiche, tanto che è intervenuta direttamente la Regione Veneto per garantire che quelle sostanze che hanno avvelenato le zone di produzione, con tanto di prove e ammalati gravi, siano eliminate.

I PFC (composti poli- e per-fluorati), sono materiali impermeabili e antimacchia, ma possono anche favorire l’insorgenza di difetti di crescita nei neonati, anomalie ormonali della tiroide, infiammazione al fegato, tumori al rene, ai testicoli, Il problemi per la salute riguarda non solo chi lavora nella produzione e la popolazione dei residenti  in cui si trovano le fabbriche, ma anche tutti coloro che ne vengono in contatto.

Questo pericolo riguarda tutti, perché con lo smaltimento di questi capi di abbigliamento, che avviene ovunque nel mondo, i veleni penetrano nelle falde acquifere e nella catena alimentare; idem durante le fasi di lavaggio.

Anche l’aria e alcuni vestiti che indossiamo veicolano PFC nel nostro organismo. Dati EPA del 2003, parlano già di concentrazione media nel sangue degli americani di 4-5 parti per miliardo, ma i limiti di sicurezza sono do 0,2 … !

A questo proposito il CAI vorrebbe fare una raccolta di quegli abiti sportivi usati, ma ancora in buono stato che sempre più spesso vengono gettati perché non più di moda nella stagione successiva. Un’idea preziosa che potrebbe anche aiutare chi ha difficoltà a comprare il costoso abbigliamento da montagna o vuole essere più ecologico possibile.

Ovviamente quanto sopra vale anche per l’abbigliamento dei ciclisti, dei calciatori ecc… ma anche per l’abbigliamento di tutti i giorni fatto con derivati del petrolio.

Compriamo meno e fibre naturali; quando è possibile.