L’ elettrosmog non è una fantasia di alcuni fissati; infatti è ben riconosciuto nei pesi più progrediti sulla salute della popolazione come la Svizzera
Bastano poche e semplici regole per diminuire notevolmente la nostra esposizione a questo inquinamento provocato da radiazioni elettromagnetiche di apparecchi elettrici – linee di trasmissione dell’energia elettrica e antenne per la radiocomunicazione
Importanti sono anche la distanza dalla sorgente e la durata dell’esposizione …
La massiccia diffusione delle tecnologie elettriche, elettroniche e delle telecomunicazioni e il rapido aumento, da parte di bambini e adolescenti, di utilizzatori di tali tecnologie, ha prodotto sempre più alti livelli di tempo di esposizione.
Il fenomeno dell’ inquinamento elettromagnetico (elettrosmog) cresce sempre più, a causa dell’ introduzione nell’ ambiente di nuove e svariate sorgenti artificiali come gli impianti di telecomunicazioni, dispositivi elettronici Wi-Fi, telefoni cellulari, linee elettriche ad alta tensione.
Da sempre sono noti gli effetti acuti che si verificano a livelli di esposizione molto elevati.
Solo di recente si è verificato un cambiamento di rotta e una sentenza dello scorso 30 marzo 2017 del Tribunale di Ivrea, ha riconosciuto il legame tra l’ uso non occasionale del cellulare e lo sviluppo di un tumore benigno ma invalidante al cervello.
Inoltre, lo studio epidemiologico denominato “INTERPHONE”, promosso e coordinato dallo IARC e realizzato in 13 Paesi tra i quali l’ Italia, ha dato precisazioni in merito ad un aumentato rischio di glioma nelle persone che utilizzavano in modo intensivo il telefono cellulare.
Anche il rapporto “Bioinitiative 2012”, compilato da ricercatori di diversi paesi mondiali, informa su possibili gravi rischi per la salute, soprattutto nei più piccoli, causati da esposizione a lungo termine a radiazioni elettromagnetiche.
Fondamentali sono la frequenza (Hertz), il livello di potenza (Watt o dBm), la distanza dalla sorgente e la durata dell’esposizione
Gli effetti oggi universalmente riconosciuti sono la stimolazione dei tessuti elettricamente eccitabili (nervi e muscoli), per la bassa frequenza, e il riscaldamento dei tessuti, per i campi di alta frequenza.
MEGLIO SEGUIRE ALMENO QUESTE REGOLE
1. In caso di eccessivo utilizzo del forno a microonde evitare la permanenza nelle vicinaze
2. Collocare i babyphone a distanza dal lettino e usare la funzione di attivazione vocale per non mettere il cellulare vicino all’orecchio
3. Impiegare le apparecchiature elettriche ed elettroniche alla massima distanza possibile
4. Evitare di dormire tenendo lo smartphone, MAI in carica, o altri dispositivi elettronici (radiosveglie, segreteria telefonica ecc.) sul comodino vicino al nostro cuscino
5. Non accendete inutilmente e spegneteli quando non li usate, tutti i tipi di apparecchi elettrici ed elettronici; sopratutto nelle stanze dove passate delle ore
6. Abituare i bambini all’utilizzo di apparecchiature elettriche ed elettroniche, soprattutto telefoni cellulari, il più tardi possibile. Così da ridurre i tempi di esposizione nelle nuove generazioni
7. Abituatevi a chiamate brevi e per lunghi colloqui, usate auricolari e sistemi viva-voce. I telefoni cellulari di recente generazione sono caratterizzati da un assorbimento elettromagnetico più basso.
8. Limitare l’uso del telefonino, computer portatile e tablet con scheda Wi-Fi attivata all’interno di un’auto in movimento
9. Posizionare le antenne dei sistemi WiFi, Bluetooth e reti senza fili in ambienti domestici meno frequentati. Se usate il computer portatile, ricordate che è bene interrompere la connessione WiFi per evitare che la continua ricerca di una rete generi inutili esposizioni
10. Studiate la disposizione dei locali dove lavorate o vivete in modo tale da minimizzare l’esposizione ai campi elettromagnetici
Nota Bene: non esistono dispositivi che con pochi soldi vi possano schermare dall’elettrosmog; molto probabilmente state buttando i vostri soldi.
Del problema se ne è occupato anche il Codacons; UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI.
