La cultura ha effetti benefici sulla salute
Frequentare cinema – teatri – gallerie d’arte – concerti ecc… aiuta a mantenersi giovani
Lo sostengono gli studi di Daisy Francourt, University College of London.
La cultura ha effetti benefici come:
- prolungamento dell’aspettativa di vita
- effetto protettivo nel declino cognitivo dovuto all’età e per le malattie coronariche.
Ospedale Santa Croce Cuneo:
l’esperienza ha dimostrato una riduzione del cortisolo, ormone dello stress, sino al 60% per le persone che hanno ammirato opere d’arte o partecipato ad attività culturali.
Rapporto annuale dell’Istat su come stanno gli italiani relativamente alla fruizione della cultura. Annalisa Cicerchia, analista Istat, ha incrociato i dati ed ha concluso che la frequentazione della cultura porta le persone a dare un giudizio positivo anche sul proprio stato di salute.
Al contrario, la povertà culturale si accompagna ad un giudizio negativo o molto negativo relativamente alla propria salute.
Ma i dati statistici vanno SEMPRE interpretati
Concludiamo deducendo che, poiché la cultura (mostre, concerti ecc..) non è proprio alla portata di tutte le tasche, chi frequenta ambiti culturalmente ricchi è anche chi ha più disponibilità economiche e quindi anche più possibilità di curare la propria salute.
Inoltre, inutile negarlo, chi ha studiato di più è anche portato a capire meglio e quindi apprezzare la cultura. Chi non ha avuto la fortuna di studiare a lungo, ha meno possibilità di avere una buona preparazione culturale.
Insomma, non servono le statistiche per capire che una persona colta, ha mediamente un lavoro più ben pagato e quindi può anche frequentare più facilmente degli ambiti culturali.
Chi non può permettersi concerti e mostre, è anche la persona che passa la giornata davanti al televisore che, di cultura … ne fa sempre meno.
Ovviamente con tutte le eccezioni del caso, ed anche ricordando come alcune manifestazioni culturali siano anche gratuite.
E’ la scuola che deve, dopo la famiglia, occuparsi di far nascere l’amore e l’apprezzamento per la musica, l’arte ecc …, non certo insegnando a memoria date di nascita dei pittori o dei musicisti o insegnando come si leggono le note.
