Abbiamo ascoltato, dopo il venerdì della manifestazione giovanile a favore dell’ambiente e contro i cambiamenti climatici, molti politici pronunciare parole, anche con tono poco convincente, a favore dell’ambiente e fare promesse roboanti.
Ma ecco che leggiamo in un trafiletto di un noto quotidiano che i produttori di sostanze altamente inquinati sono stati, e sono ancora, enormemente favoriti con sgravi fiscali.
Non abbiamo sentito nessuno dire che abolirà questo sgravi fiscali, quindi ci permettiamo di non credere alle promesse ascoltate.
Ecco alcune pesanti detrazioni a favore di aziende che utilizzano sostanze altamente inquinanti
Molte sono le detrazioni fiscali ufficialmente catalogate come “dannose per l’ambiente“.
L’autotrasporto, ogni anno incassa 1,2 miliardi di euro sotto forma di “rimborso del maggior onere derivante dall’aumento dell’accisa sul gasolio“. Il ministero dell’Ambiente ha inserito questo sussidio tra quelli “ambientalmente dannosi” (SAD), insieme a una lista di altri 56 che in tutto sottraggono 16,2 miliardi l’anno.
L’esenzione dall’accisa sui prodotti energetici impiegati come carburanti per la navigazione aerea ci costa ben 1,5 miliardi l’anno.
Per l’aliquota ridotta sui prodotti energetici usati nei lavori agricoli e nell’allevamento, spendiamo 830 milioni l’anno.
La tonnage tax, un’agevolazione fiscale per gli armatori, procura a sole 79 aziende un risparmio di 467mila euro l’una.
L’imposta forfettaria sulle navi commerciali iscritte al registro internazionale assicura 234mila euro di vantaggi pro capite a 90 imprese marittime.
L’ecologia in Italia è ancora pura utopia ….
