L’ Afghanistan è uno dei paesi più ricchi al mondo per siti e reperti archeologici
Molti capolavori sono andati perduti durante le varie guerre e guerriglie – altri venduti al mercato nero …
Nella capitale Kabul, si trova il Museo Nazionale Afgano, particolarmente ricco di reperti dell’arte del Gandhara; con una splendida collezione di statue di Buddha (statue di Adda), una delle più ricche di tutta l’Asia centrale.
Peccato che quarant’anni di guerre e talebani, abbiano impoverito e fatto a pezzi molti preziosi reperti.
Esemplare fu la distruzione dei giganteschi Buddha di Bamiyan, scolpiti nella roccia e fatti esplodere da uno dei tanti gruppi estremisti islamici; nemmeno Gengis Kan aveva osato toccarli !
I Buddha di Bamiyan, erano sopravvissuti a quindici secoli di storia ! Di qui passava la Via della Seta, ma i talebani hanno voluto cancellare gli “idoli pagani”; che rappresentavano la storia del passato pre-islamico.
L’italiano Fabio Colombo, restauratore italiano dell’Università di Chicago, aveva scoperto i preziosi reperti chiamati “Statue di Adda”, e oggi si ritrova a Kabul per cercare di riunire i pezzi rimasti dopo le tristi vicissitudini.
Intanto a Doha, nel Qatar, USA e talebani sono seduti ad un tavolo di negoziati, mentre il governo afghano si è incontrato con i talebani.
Purtroppo, si teme che l’accordo possa dare più potere agli estremisti talebani che, comunque, controllano le zone rurali nelle provincie dell’Afghanistan; ovvero metà del paese.
Una popolazione, quella afghana che, dopo anni di violenze ed umiliazioni, potrebbe preferire ripartire dal passato del quale ricorda la perduta “libertà”.
