Ancora oggi, se si guardano gli orrendi film di Bollywood ( Bollywood, fusione di Bombay e Hollywood, cinema popolare indiano ), per liberarsi di una moglie divenuta ingombrante si ricorre al fuoco …
Quanto sopra è ben raccontato nel film Fire, della regista Deepa Meta.
Anche il moderno Occidente non è esente da colpe verso le donne; ancora all’inizio del ‘900, il cinema americano delle origini non esitava a proporrre come comiche ricorrenti le storie di mogli bruciate …
Ai tempi del cinema muto le donne cucinavano allegramente, mentre il loro grambiule di poliestere, cominciava a prendere fuoco … ironia della disperazione o crudeli filmati per far ridere a basso costo e a basso livello culturale ?
La violenza sulle donne nel cinema, non è un argomento sconociuto; basti pensare agli ultimi scandali di attrici famose che hanno denunciato soprusi sessuali per fare carriera.
Tutta questa violenza è il tema del dotto libro di una studiosa dell’Università del Minnesota Maggie Hennefeld, Specters of Slapstick and Silent Film Comediens.
Slapstick è un bastoncino doppio che termina con due palette che fa un gran baccano quando lo si usa per colpire qualcuno, ma non causa alcun male.
Moltissimi film citati nel libro sono andati persi e quindi grande merito alla scrittrice per un lavoro anche di memoria collettiva.
Si trattava di filmetti economici, creati con pochi soldi, che avevano sempre i medesimi temi e lo scopo di suscitare l’iralità di chi li guardava:
- donne sufragette contro donne conservatrici
- donne innovatrici contro donne tradizionaliste.
Ecco cosa accade in questi film:
- le donne escono dai camini
- si sciolgono quando vengono spruzzate con acqua gassata
- le commedianti esibiscono nervosismo tra risate gioiose e violenza di genere
- ma alcune attrici comiche, per fortuna, usano le buffonate slapstick come forme di protesta femminista (anche se, noi come lettore, ci domandiamo quanto, chi vedeva quei film, ne capisse l’ironia …).
