L’UOMO MODERNO SENTE IL BISOGNO DI RISTABILIRE IL CONTATTO CON LA NATURA CHE HA OFFESO E SOTTOVALUTATO PER MILLENNI
Dall’alto dei suoi grattacieli con aria condizionata e/o circondati dal verde dei nuovi balconi progettati dalle archi-star e dalle terrazze all’ultimo piano con prato e coltivazioni varie, api comprese, ecco che l’uomo moderno ha scoperto il bisogno della natura !
Quella stessa natura, rispettata e venerata da tutte le popolazioni considerate primitive.
Poi vilipesa dalle varie cultura “moderne” che, ancora oggi, la riempiono di plastiche e detersivi vari (con nanoparticelle e non), veleni dalle miniere per estrarre minerali indispensabili per i nostri “giocattoli” elettronici e spazzatura in genere; purché (della spazzatura) se ne accorga solo il “vicino” e non noi.
COSA ? HA SCOPERTO ? L’UOMO MODERNO ?
MEGLIO TARDI CHE MAI … ?
Il diktat più up-to-date (di moda) è camminare nella natura attivando la percezione di tutti i sensi.
Plutarco 2.000 anni fa diceva che camminare è come una medicina; fa bene.
L’uomo si è evoluto camminando e correndo nella savana, vivendo sempre a contatto con la natura, godendone delle bellezze, dei suoni e della crudeltà (carestie, climi ostili, rischio continuo della vita, paura degli animali feroci ecc)
Oggi, che camminare nella natura faccia bene, lo sanno tutti; tanto che è sempre più facile vedere molte persone che camminano o corrono nell’arco di tutta la giornata negli spazi verdi.
LA PSICOTERAPIA HA “SCOPERTO” LA NATURA
La novità è che ora anche la psicoterapia ha scoperto il camminare come parte della terapia:
Una nuova “tendenza”, vuole che le sedute di psicoterapia non vengano più solo tenute nel chiuso di uno studio ma nella natura.
Insomma si cerca di combattere le tante nevrosi che intasano la vita dell’uomo moderno anche con: camminate, riflessioni e ascolti all’aperto; nella natura.
MEGLIO TARDI CHE MAI …
