Alcuni uomini – più attenti, più riflessivi, più dotati di altri – hanno saputo vedere nel futuro -almeno in parte
Primo tra tutti: Leonardo da Vinci
La conclusione – alla quale arriva Yuval Noah Harari non è negativa …
nonostante le premesse l’uomo saprà riscattarsi ?
SOLO I GRANDI CI INSEGNANO QUALCOSA
Isaac Asimov è considerato uno dei massimi scrittori di fantascienza e, chi lo conosce lo ha verificato, il suo pensiero si è rivelato predittivo.
George Orwell, con il suo libro La fattoria degli animali , ha intuito lo stato sovietico di impronta stalinista. Quando poi parla del controllo delle coscienze, è molto vicino ad un futuro prossimo (oggi ben chiarito nei libri di Yuval Noah Harari).
Armi, acciaio e malattie. Breve storia degli ultimi tredicimila anni di Jared Diamond (Einaudi, 2014), è il primo approccio interdisciplinare basato su: archeologia, antropologia, biologia molecolare, ecologia, epidemiologia, genetica, linguistica e scienze sociali. Solo così possiamo capire oggi la nostra storia e fare previsioni sul futuro che ci aspetta.
Le varie discipline scientifiche stanno facendo previsioni sempre più attendibili sul nostro futuro e quello del nostro pianeta. Non è più negable il mutamento climatico accelerato, capace di portare a grandi conflitti per l’acqua da bere, per l’energia, per il cibo, per le migrazioni verso i paesi dove si sta meglio.
Come non è più negabile il fatto che la ricerca, scientifica e tecnologica, ci stia portando verso un mondo dove tutto sarà diverso.
Le potenzialità dell’intelligenza artificiale, la velocità delle interconnessioni, i cambiamenti possibili nella fisiologia e psicologia umana, grazie alle bio-tecnologie, permetterebbero a una sola persona o pochissime di governare il mondo. Non lo diciamo noi, ma uno tra i più quotati esperti del momento: Yuval Noah Harari.
Comunque, basta parlare con qualunque ricercatore in medicina e tecnologia per capire che, quanto sopra, non è una ipotesi campata per aria, ma assolutamente possibile. A meno che l’umanità si riveli tanto intelligente e capace, da impedire che ciò avvenga.
In questo quadro si inseriscono i libri di Yuval Noah Harari, università di Gerusalemme, tutti pubblicati in Italia da Bompiani:
Da Animali a Dei del 2014 (best seller mondiale);
Homo Deus del 2017;
21 lezioni per il XXI secolo(2018,, pp. 528, 24 euro).
In questi libri Harari riflette sulla storia, ma ci invita a capire cosa ci aspetta domani.
La sua opinione, è che non abbiamo ancora la minima idea di dove stiamo andando.
Abbiamo solo coscienza che stiamo vivendo in un momento di crisi della democrazia liberale, problema centrale insieme a:
- guerre e bombe nucleari
- cambiamenti climatici,
- intelligenza artificiale,
- invasione di false notizie e aumento delle disuguaglianze nel capire e conoscere come vanno le cose
- concetto di libertà ecc…
Mai nella storia siamo stati in 8 miliardi sulla terra
- La maggioranza di questi 8 miliardi non può permettersi il lusso di porsi queste domande, pressata da altre urgenze come:
- procurarsi casa e cibo,
- lavorare,
- prendersi cura dei figli
- dare assistenza ai genitori anziani.
Questo causa il fatto che, tutto venga deciso da una piccola minoranza, chiamato da Yuval Noah Harari: “buco nero del potere”, capace di un totale controllo delle informazioni dei media, sempre più sofisticato e pervasivo, grazie all’ intelligenza artificiale.
La libertà individuale è limitata dal blocco dell’informazione, come è sempre accaduto nei regimi autoritari, ma oggi siamo di fronte ad un pericolo ben più grande, dato dall’inondazione, pilotata, di disinformazioni e di distrazioni (giochi vari, video cretini, Facebook …, selfie, bullismo, pettegolezzi su attori, cantanti, calciatori, mode … ecc).
Il libro Shooting Up, Lukasz Kamienski (Utet, 2017), dopo la storia dell’uso delle droghe nella società, si arriva all’amara constatazione che i soldati delle nazioni più moderne non sono solo più forti per via del possesso di armi più potenti e moderne, ma anche grazie alla neurofarmacologia, nulla a che vedere con il concetto di eroe.
Tornando a Yuval Noah Harari, tutte queste novità causerebbero la crisi della democrazia liberale; fino a oggi pensata capace di valorizzare la creatività dell’individuo e la sua libertà.
Yuval Noah Harari, ci parla anche delle conseguenze del cambiamento climatico come effetto sconosciuto e quindi mai considerato dalle filosofie della storia, tutte centrate su una idea di un mondo infinito.
La conclusione, alla quale arriva Yuval Noah Harari non è negativa.
Yuval Noah Harari, ritene che la democrazia liberale abbia delle possibilità nel nostro futuro: fosse solo per il fatto che ci ha garantito la pace dalla seconda guerra mondiale ad oggi.
Ma non possiamo dimenticare che dal 1945 ad oggi ci sono state moltissime guerre che hanno comportato milioni di morti ed il fatto che non abbiamo più avuto una guerra mondiale, non per la saggezza dei governi, ma semplicemente per la presenza di armi nucleari che non garantiscono la completa impunità a nessuno. Infatti, ogni volta che scoppia una bomba nucleare non siamo sicuri che l’effetto distruttivo possa fermarsi … basta chiederlo a qualunque ingegnere o studente di fisica.
Harari ci invita, comunque, a riflettere sul fatto che, di fronte alle molte sfide prossime future, ci sono rimasti pochi anni per poter ancora scegliere coscientemente il nostro futuro. E l’homo sapiens deve prima capire, per poi scegliere. Ovvero: l’ umanità deve informarsi; non dalle fake-news o da chi ci vuole imbonire su un futuro facile e sempre migliore.
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