JAKARTA – UN ESEMPIO DI COSA PUO’ FARE L’ INNALZAMENTO DELLE ACQUE
Il presidente ha appena annunciato che la capitale sarà trasferita altrove
Il 40% della città è già sotto il livello dell’oceano
Le zone rivierasche della zona nord, sono affondate di 2,5 metri nell’ultimo decennio
Jakarta è una delle megalopoli più densamente popolate del pianeta
Non è solo il clima che sta spingendo Jakarta verso il mare, la colpa è anche dei pozzi illegali e del troppo cemento
Comunque il clima ha il suo peso …
10 milioni di abitanti, 32 milioni se comprendiamo i sobborghi tentacolari.
Probabilmente la capitale dell’Indonesia sarà trasferita a Palangkaraya nel Borneo indonesiano.
Questo spostamento è ben visto dalla maggioranza che vede la possibilità di una capitale più centrale, geograficamente, rispetto alla maggior parte della popolazione.
Sono contrari tutti coloro che hanno investito nei mastodontici progetti immobiliari di Jakarta e gli ambientalisti che vedono ancora più a rischio le zone boschive del Borneo; già devastate dalle piantagioni di Palma da olio e altro.
Nella zona di Maura Baru a Jakarta il mare ha già toccato i muri di una moschea e invaso il quatiere. L’argine, costruito dopo le mega inondazioni del 2007 e del 2013, si sta sgretolando sotto l’invasione del mare. Lo slum di precarie palafitte; “villaggio tradizionale”, è invaso dalla marea ogni volta che sale e gli abitanti hanno capito che devono andarsene.
Nel Kampung, zona costiera, le condizioni igieniche sono al limite; l’acqua delle paludi è infetta, non ci sono fognature ed il mare non riesce più a smaltire i veleni che si accumulano a causa di un’ altissima concentrazione della popolazione in crescita esponenziale. Topi e batteri avanzano.
Costruire dighe e isole per far sopravvivere Jakarta e periferia, servirà solo ad aumentare le acque stagnanti e inquinate.
